Come funzionerà la patente e la tessera elettorale sull’app IO

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Lo stato di avanzamento dei lavori affinché ciò possa avvenire è stato documentato dalla conferenza stampa di Colao di ieri

Le parole del ministro per la Transizione Digitale Vittorio Colao, nel corso della conferenza stampa di ieri presso la sede della stampa estera a Roma, sembrano andare nella direzione della predisposizione – anche a livello europeo – di quello che, al momento, viene considerato un modello italiano: quello del wallet della pubblica amministrazione. Una sorta di portafoglio digitale, da collocare all’interno dell’app IO, che possa contenere dei QR Code con i nostri documenti dalla patente alla tessera elettorale. Dunque patente sull’app IO e non solo: per un aumento ancora più significativo dei certificati e dei documenti digitali che lo stato potrà fornire, d’ora in poi, al cittadino.



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Patente sull’app IO e altri documenti: come funzionerà

«Molto importante è il wallet e l’app IO – aveva spiegato Colao -. Abbiamo dei numeri eccezionali rispetto a quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Collegheremo al wallet tutti i documenti: non ci sarà bisogno di avere una patente cartacea, ma la metteremo direttamente lì, attraverso un QR Code. Il prossimo passo sarà far diventare questo progetto italiano un progetto europeo».



L’atterraggio è quell’applicazione che l’attuale legislatura ha contribuito a rendere una delle più scaricate (e utilizzate) dagli italiani. Inevitabile scaricare, ad esempio, l’app IO per beneficiare dei bonus previsti dagli esecutivi italiani che si sono alternati nel corso di questi ultimi due anni, inevitabile scaricarla per avere a disposizione e a portata di mano le certificazioni verdi che assicuravano gli ingressi in diversi luoghi pubblici durante la pandemia. Adesso l’app IO potrà essere ancora più utile, perché potrà essere il luogo di raccolta di tutti i documenti digitali di cui abbiamo bisogno per svolgere le nostre azioni quotidiane. Con la prospettiva di rendere questo modello italiano una sorta di esempio anche a livello europeo.

L’obiettivo è quello di rendere il wallet digitale dei documenti della pubblica amministrazione attivo entro un anno e mezzo. Dopo che l’Italia avrà reso operativo questo modello per la verifica digitale dei documenti che storicamente sono stati sempre ancorati al cartaceo (basti pensare alla trafila per ottenere una tessera elettorale in caso di cambio di residenza o in caso di esaurimento della precedente), si attenderà un passaggio anche a livello europeo, con la possibilità che altri Paesi dell’Unione possano non solo validare questo meccanismo italiano ma anche adottarlo.