«Non giudico Trump. Mi interessa solo se farà soffrire poveri ed esclusi»

11/11/2016 di Redazione

Papa Francesco ha concesso una lunga intervista a Eugenio Scalfari che apre l’edizione de La Repubblica di venerdì 11 novembre 2016. Nel corso del colloquio il pontefice esprime le valutazioni sulle sue priorità, l’aiuto agli ultimi, ai migranti, e la lotta contro le diseguaglianze, esprimendo anche la sua valutazione sul nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

PAPA FRANCESCO NON GIUDICA DONALD TRUMP

Papa Francesco non giudica Donald Trump, come non giudica gli altri politici.

Io non do giudizi sulle persone e sugli uomini politici, voglio solo capire quali sono le sofferenze che il loro modo di procedere causa ai poveri e agli esclusi

Le parole, eloquenti, del pontefice sono espresse al fondatore de La Repubblica, Scalfari, con cui ha dialogato il giorno prima le elezioni americane. La valutazione di Francesco non può esser politica, ma la contrapposizione ideale tra il suo messaggio e quello di Trump come candidato sembra evidente. Per il papa il compito principale dei cattolici è impegnarsi in politica per abbattere i muri che dividono gli uomini, ed eliminare le disuguaglianze.

 

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PAPA FRANCESCO E I MIGRANTI

Papa Francesco evidenzia come la sua preoccupazione principale siano i poveri e gli ultimi: in questo momento gli immigrati, i rifugiati. Per contrastare il loro disagio il pontefice auspica politiche che riducano le disuguaglianze.

Dobbiamo abbattere i muri che dividono: tentare di accrescere il benessere e renderlo più diffuso, ma per raggiungere questo risultato dobbiamo abbattere quei muri e costruire ponti. . Uno dei
fenomeni che le diseguaglianze incoraggiano è il movimento di molti popoli da un paese ad un altro, da un continente ad un altro. Quello che noi vogliamo è la lotta contro le diseguaglianze, questo è il male maggiore che esiste nel mondo

 

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