Ultimo pandoro Melegatti infornato, ora la Cassa integrazione

12/12/2017 di Redazione

L’ultimo pandoro Melegatti del 2017 è stato infornato. Oggi si chiude la produzione natalizia e contemporaneamente scatterà la Cassa integrazione per i dipendenti della storica azienda veronese in crisi. La promessa del direttore generale Luca Quagini è che possano tornare in fabbrica tra meno di un mese, per dare iniziare a preparare le colombe pasquali.

La Cassa integrazione era «una scelta prevista – spiega il direttore di Melegatti al Corriere della Sera – perché in una situazione come questa non potevamo correre il rischio di peggiorare la condizione finanziaria dell’azienda. Ma la cassa sarà di breve durata e coinvolgerà solo una parte del personale fisso». I dipendenti, oggi riuniti in assemblea sindacale, su questo vogliono garanzie: «La cassa – ha spiegato Maurizio Tolotto di Fai Cisl – non era mai stata messa in conto. Non che siamo contrari, ma da parte dell’azienda ci aspettiamo un po’ più di chiarezza. All’inizio ci avevano fatto delle promesse che sono state cambiate in corso d’opera. Chiediamo perciò un piano preciso per la campagna pasquale».

TERMINATO L’ENTUSIASMO PER LA PRODUZIONE DI PANDORO, TORNA LA PAURA PER IL FUTURO TRA I DIPENDENTI DELLA MELEGATTI

La produzione dei pandoro Melegatti ha chiuso come previsto: poco più di 1 milione e mezzo i pezzi confezionati quest’anno, un decimo del normale, ma già un grande risultato, considerato che a ottobre l’azienda, con debiti nei confronti di fornitori e dipendenti (tre mensilità non sono state pagate), sembrava diretta verso la chiusura. Poi il piano straordinario di novembre a ridare speranza ai lavoratori, aiutati anche da una campagna social che li ha sostenuti.

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Infornato l’ultimo pandoro, alla Melegatti i dipendenti si sono riuniti in assemblea. Dovranno approvare la soluzione della cassa integrazione: scontato il sì, che comunque non è vincolante. E passato l’entusiasmo per la produzione last minute di Natale, torna la paura per il futuro dell’azienda dolciaria, che ha presentato al tribunale domanda di ristrutturazione del debito.

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