Neruda fu ucciso da Pinochet, per il governo cileno è «molto probabile»

Un documento ufficiale del ministero dell’interno cileno riconosce la possibilità che il poeta Pablo Neruda sia stato assassinato. Secondo il testo, il premio Nobel per la letteratura del 1971 non è morto a causa del cancro alla prostata di cui soffriva, ma invece «risulta chiaramente possibile e altamente probabile l’intervento di terzi».

Pablo Neruda Pinochet

IL CASO DELLA MORTE DI PABLO NERUDA –

Neruda è morto il 23 settembre 1973 nella clinica Santa María di Santiago a 69 anni. L’undici settembre, dodici giorni prima, l’esercito guidato dal generale Augusto Pinochet aveva preso il potere e il presidente Salvador Allende si era suicidato nel suo ufficio del palazzo della Moneda. L’ipotesi è che Neruda sia stato avvelenato dopo essere stato probabilmente scelto dagli oppositori per guidare un governo in esilio, per la sua vicinanza ad Allende e per la sua statura nazionale e internazionale.

IL MISTERO DELLA MORTE DI NERUDA –

Le indagini sul suo decesso sono continuate per anni, ma il caso è stato riaperto effettivamente  nel 2011, quando il Partito comunista cileno ha presentato una denuncia dopo che l’autista del poeta, Manuel Araya, ha detto che Neruda era stato ucciso. I magistrati hanno cominciato ad indagare e l’8 aprile del 2013 è stato  riesumato il cadavere, perché potesse essere esaminato, ma non è stato trovato alcun indizio sospetto. I famigliari chiesero però ulteriori indagini, cercando sostanze diverse da quelle testate inizialmente.

LEGGI ANCHE: Pablo Neruda verrà riesumato

IL DOCUMENTO SULLA MORTE DI NERUDA  –

Oggi il governo conferma che «Quello che oggi pubblica El País effettivamente fa parte di uno scritto che questo organismo ha mandato al giudice per le indagini preliminari Mario Carroza». Secondo lo studio del ministero, quel giorno al paziente «fu applicata un’iniezione o gli fu somministrato qualcosa per via orale che ha fatto precipitare la sua prognosi in appena sei ore». Il giudice Carroza ha poi riconosciuto che i documenti dei periti del ministero portano a credere all’omicidio, ma che occorre aspettare la fine delle indagini: «Noi abbiamo sempre pensato che ci fosse qualcosa di strano. Neruda aveva il cancro, ma non era in agonia e nemmeno in fase terminale. Eppure, quel 23 di settembre la sua malattia peggiorò di colpo e in sei ore è morto».

Share this article