Ospedali svuotati per ferie: ad agosto manca un letto su tre per i ricoveri

10/08/2017 di Redazione

Sembra una sanità chiusa per ferie quella che emerge da un’inchiesta a firma Paolo Russo pubblicata oggi dal quotidiano La Stampa che riporta le cifre di un netto calo dei ricoveri. Ad agosto negli ospedali si sarebbe perso circa un terzo dei letti disponibili per i pazienti e sarebbe sensibilmente aumentata la chiusura di reparti e di sale operatorie.

OSPEDALI, AD AGOSTO 34,6% DI POSTI LETTO IN MENO

Dati molto significativi riportati sono quelli dell’Agenzia sanitaria milanese Ats, che ha rivelato come nel mese in corso siano stati messi in pausa (con riapertura programmata dopo le ferie) il 34,6% dei letti, quasi 3mila sui complessivi 8.546 realmente funzionanti. Ma le chiusure per letti e reparti riguardano tutte le zone del Paese, da Nord a Sud, come dimostrano le numerose segnalazioni. Scrive La Stampa:

All’ospedale di Battipaglia, in provincia di Salerno, le sale operatorie di chirurgia, ortopedia e chirurgia del rachide chiudono a cavallo di ferragosto e i relativi interventi vengono rinviati a data da destinarsi. Al Nord ma la musica non cambia. Al Santa Croce di Cuneo chiusure estive per i reparti di oculistica e ginecologia. Nel punto nascita di Vittorio Veneto addio vagiti fino a settembre. Chi aveva programmato il parto dovrà andare in trasferta.

Niente interventi chirurgici programmati all’Ospedale Sant’Anna di Como e chiusura dei servizi della week e day surgery, quelli che dovrebbero servire a ottimizzare i costi nella sanità, riducendo la permanenza in ospedale a sole 24 ore. A Cosenza poi si arriva al paradosso di non poter nemmeno pagare il ticket, perché l’unico dipendente dell’azienda sanitaria di Castrovillari è andato in ferie e tornerà il 25 agosto. Nessuno ha potuto o voluto sostituirlo, così chi ha bisogno di una visita o di un accertamento dovrà andare da un privato e pagare a tariffa piena, perché senza l’obolo il pubblico non eroga.

OSPEDALI, SOLO 3,5 POSTI LETTO OGNI MILLE ABITANTI

Ma le chiusure riguardano anche reparti di strutture più grandi come il San Camillo, a Roma. Al Loreto Mare, a Napoli, le stanze sono vuote per la carenza di medici e infermieri, con i pazienti che restano ammassati nei corridoi. Una situazione preoccupante se si considera anche che il numero dei letti si è sensibilmente ridotto con la spending review degli ultimi anni. Sarebbero 18mila i posti in meno dal 2009 ad oggi, soprattutto al Sud. Dove i tagli non sono stati adeguatamente compensati dal rafforzamento dei servizi territoriali. Il numero dei nostri posti letto per mille abitanti resta il più basso d’Europa: quasi 3,5 contro i 7 della Germania e i 6 della Francia.

(Foto generica da archivio Ansa)

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