Oscar Pistorius condannato a sei anni per l’omicidio di Reeva Steenkamp

06/07/2016 di Redazione

Oscar Pistorius è stato condannato a sei anni di reclusione per la morte della sua fidanzata, Reeva Steenkamp, uccisa il 14 febbraio del 2013. Lo ha deciso l’Alta Corte di Pretoria, in Sudafrica. In primo grado all’atleta erano stati inflitti cinque anni di carcere per omicidio colposo. Nel dicembre del 2015 la Suprema corte d’Appello ribaltò il verdetto cambiando l’imputazione in omicidio volontario.

A febbraio del 2013 la star paraolimpica aveva sparato quattro volte contro la modella attraverso la porta chiusa del bagno, ma si era sempre difeso affermando che aveva scambiato la sua fidanzata per un intruso.

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LE CONDIZIONI DI OSCAR PISTORIUS PRIMA DELLA CONDANNA

Pistorius si trovava in libertà condizionale da ottobre scorso, dopo la condanna in primo grado a 5 anni per omicidio colposo. La procura fece ricorso sostenendo la tesi dell’omicidio volontario, che prevede una condanna minima a 15 anni. La decisione dell’Alta corte è molto più leggera data la disabilità dell’atleta e il periodo di pena già scontato in carcere a Pretoria. Il campione ha sempre sostenuto di avere esploso i quattro colpi di pistola ignorando che nel locale si trovava la fidanzata Reeva. Nell’ultima udienza, tenuta il 15 giugno scorso, la difesa di Pistorius ottenne di farlo camminare in aula dinanzi alla corte senza le protesi, sui moncherini, per dimostrare la sua vulnerabilità fisica rispetto all’ipotesi della detenzione in cella. Il procuratore Gerrie invece chiese di far scontare all’uomo la detenzione in carcere, vista la mancanza di qualsiasi rimorso. Nelle scorse settimane ha fatto discutere l’intervista rilasciata dall’atleta, la prima dopo il delitto, in cui ribadiva la tesi del “tragico incidente” e affermava che “se Reeva avesse potuto guardarlo non vorrebbe vederlo vivere questa vita”.

(Foto da archivio Ansa. Credit: EPA / ALON SKUY / POOL)

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