Oscar 2016, guida alle campagne per vincere l’ambita statuetta

Oscar 2016

L’assegnazione degli Oscar 2016 è caratterizzata da una campagna elettorale che assomiglia alla politica. Le agenzie di pubbliche relazioni delle case cinematografiche si impegnano in operazioni di immagine assai costose, al fine di convincere gli oltre sei mila delegati dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

OSCAR 2016 CANDIDATI

Gli Oscar 2016 rappresentano una delle grandi occasioni di Leonardo Di Caprio di vincere quel premio di miglior attore che finora non è mai riuscito a conquistare. Il protagonista di The Revenant sta investendo molto per conquistare uno degli Oscar 2016 più ambiti, come nota il regista Stephen Follows in un colloqui con Frankfurter Allgemeine Zeitung. La visita di Leonardo Di Caprio al World Economic Forum di Davos così come il suo incontro con papa Francesco non sarebbero altro che mosse pubblicitarie per poter finalmente arrivare a vincere agli Oscar 2016. La campagna elettorale di Leonardo Di Caprio tra gli oltre 6300 delegati dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences è curata da un noto esperto di comunicazione, Ken Sunshine, che in passato ha collaborato con molti leader democratici, come l’ex candidato presidente George McGovern o l’ex governatore di New York Mario Cuomo. Le agenzie di pubbliche relazioni investono molti soldi per le campagne per gli Oscar, con massicce inserzioni pubblicitarie, feste ed eventi per i delegati che voteranno per l’Academy Award, e campagne per migliorare le immagini dei nominati.

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OSCAR 2016 FAVORITI

Le spese dell’industria cinematografica per vincere agli Oscar 2016 rimangono un segreto, anche se il regista Stephen Follows stima investimenti milionari. Una strategia economica che non ripaga gli investimenti nel caso di vittoria nella categoria più ambita degli Oscar 2016, quella del “Miglior Film”, visto che secondo Follows in media il beneficio ai botteghini è pari a 3 milioni di dollari in più. Maggiore è invece il guadagno per gli attori, perché chi vince un Oscar può chiedere fino a 4 milioni di dollari in più. Secondo FAZ l’inventore della campagna elettorale per gli Oscar è stato Harvey Weinstein, che nel 2009 aveva portato alla vittoria di Shakespeare in Love nella categoria del Miglior Film. La pellicola favorita, Salvate il soldato Ryan, era stato oggetto di costanti critiche sui media perché storicamente inaccurato, e le costanti pressioni di Weinstein sui membri dell’Acadamey aveva favorito il successo del film da lui sponsorizzato. Da allora anche gli Oscar sono diventati oggetto di campagne elettorali, con tanto di visite alla Casa Bianca come l’incontro effettuato da Bradley Cooper col vicepresidente Biden per presentare il suo film, Silver Lining Playobook, per cui Jennifer Lawrence ha vinto l’Oscar come miglior attrice protagonista.

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