In Italia il Gruppo Hera trasforma i rifiuti in opere d’arte

01/08/2017 di Redazione

I rifiuti urbani non solo possono essere riutilizzati, ma ci sono realtà che provvedono a trasformarli in arte. È quanto ha immaginato di sperimentare il Gruppo Hera, il quale ha lanciato un progetto volto all’immaginazione e alla successiva realizzazione di capolavori da esposizione ricavati totalmente dai rifiuti gestiti nei propri impianti. Il tutto marchiato con il timbro di qualità “Scart”, termine che fonde la parola italiana “scarto” a quella inglese “art”.

ARTE DEI RIFIUTI: L’ESPERIENZA DEL GRUPPO HERA CON IL PROGETTO SMART

Tra le iniziative più gettonate nel panorama mondiale di “Waste Art” primeggia un marchio registrato in Italia e in Europa da parte del Gruppo Hera venti anni fa. Scart ha già preso parte a centinaia di mostre nazionali e internazionali, suscitando la curiosità degli amanti delle nuove espressioni artistiche. In ultimo, tra Ravenna e Imola, si è registrata la rassegna itinerante “Scart, il lato bello e utile del rifiuto”, che tra poco più di un mese sarà riproposta a Modena nel corso del Festival della filosofia sulle arti. Le ambizioni sono molteplici, unite al fatto che diversi riconoscimenti pensati per valorizzare e promuovere le eccellenze artistiche hanno caratterizzato il percorso ventennale di Hera.

ARTE DEI RIFIUTI: I SUCCESSI DELLE ITALIANE ALLA COMPETIZIONE “CORPORATE ART AWARDS”

Il progetto Scart è partito, nei primi anni novanta, dai rifiuti degli impianti situati a Pisa, Castelfranco di Sotto e Santa Croce sull’Arno, riscontrando immediatamente il successo nel pubblico dei curiosi e non solo. Lo scorso anno anche “Weste Recyling” ha stretto un patto di collaborazione per lavorare in sinergia attraverso la propria attività di smaltimento e trattamento dei rifiuti industriali provenienti dai cicli produttivi più diversificati, tanto da raggiungere un bacino di 4,4 milioni di persone 350 comuni italiani in base ai servizi ambientali, idrici ed energetici erogati. È proprio dal 2016 che la “Corporate Art Awards” vede partecipare le diverse aziende italiane e non solo, capaci di raggiungere le vette più ambite in ex aequo con la Germania.

(fonte pezzo e foto tramite Adnkronos)

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