Termini Imerese, operaio licenziato si incatena ai cancelli ex Fiat: «Non ho più un euro»

12/09/2016 di Donato De Sena

«Percepisco 750 euro di ammortizzatori sociali e, essendo separato con due figli, il giudice ha disposto che debba dare alla mia famiglia 650 euro di mantenimento. Ogni mese mi restavano circa 100 euro. Da oggi ho scoperto che non mi spettano più nemmeno quelli e il giudice ha respinto la mia istanza». È la richiesta di auto di Alfonso Chiarenza, un ex operaio della Lear Corporation, attualmente in mobilità, che stamane si è incatenato ai cancelli dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese (dal primo gennaio 2015 passato alla newco Blutec). A raccontare la sua vicenda sono oggi i siti d’informazione ll Caleidoscopio delle Madonie e Blog Sicilia.

 

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OPERAIO INCATENATO AI CANCELLI FIAT

Alfonso si trova in una situazione di grande difficoltà come migliaia di operai dell’indotto Fiat: oggi vive in un garage senza bagno, non riesce ad arrivare a fine mese e non può prende in affitto un’abitazione. «Non ho più un euro», dice. «Peraltro, la disposizione è avvenuta in un periodo in cui lavoravo e non percepivo 750 euro ma oltre 1300. La situazione peggiorerà quando, a dicembre 2016, scadrà anche la mobilità». Sul posto sono giunti Polizia e Carabinieri.

(Foto: una manifestazione degli operai di Termini Imerese. Fonte: archivio Ansa)

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