Nunzia De Girolamo, gli «stronzi» e il bar di famiglia

07/01/2014 di Dipocheparole

Il Fatto di oggi torna sugli audio di Nunzia De Girolamo finiti negli atti delle indagini della procura di Benevento, in cui il ministro delle politiche agricole non è indagato. Spiega il quotidiano:

E ora torniamo al luglio 2012. Casa del papà di Nunzia. L’allora deputato pdl convoca una riunione, l’ennesi – ma, per trattare gli affari della sanità locale. Partecipano un paio di suoi stretti collaboratori politici, Luigi Barone e Giacomo Papa, e i vertici dell’Asl locale: il manager Michele Rossi, il direttore sanitario Gelsomino Ventucci, Pisapia. Verso la fine la De Girolamo ordina ispezioni dal sapore ritorsivo contro il Fatebenefratelli: “F a c c i amogli capire che un minimo di comando ce l’abbiamo. Altrimenti mi creano coppetielli con questa storia. Mandagli i controlli e vaffanculo”.

In questi concitati minuti si discute della sorte – e del passaggio di licenza – del bar dell’ospedale religioso:

Gestito per molti anni da una Srl composta dalla famiglia Liguori: il capostipite Mario, titolare in passato anche di un caffè nella vicina piazza Bissolati, e i figli Franco e Maurizio. Franco Liguori è il marito della zia di Nunzia De Girolamo (ha sposato la sorella della madre). Nel 2012 Franco Liguori, per ragioni legate pare a una lite familiare, non fa più parte da circa quattro anni della compagine societaria, e la concessione è in scadenza. Non verrà loro rinnovata. Il bar del Fatebenefratelli sarà invece affidato a una ditta individuale a nome Giorgia Liguori. La cugina di Nunzia. La figlia di Franco Liguori e della zia di Nunzia. È proprio la vicenda oggetto del colloquio a casa De Girolamo.

(Credits immagine ANSA/ RICCARDO ANTIMIANI)

Share this article