Nomine Mibact: i 7 direttori stranieri scatenano la polemica

Cambio direzione alla Galleria degli Uffizi dove non ce l’ha fatta il direttore uscente Antonio Natali. Ora ci sarà al timone un tedesco, Eike Schmidt, 47 anni, celebre esperto di arte fiorentina. Il suo nome figura tra le 20 nuove nomine annunciate oggi dal Mibact, il ministero dei Beni Culturali presieduto da Dario Franceschini. Schmidt è uno dei sette stranieri nominati direttori dei principali musei italiani: a Capodimonte arriva Sylvain Bellenger, a Brera il canadese James Bradburne, che fino a pochi mesi era a capo della Fondazione Palazzo Strozzi. Il ministro Franceschini ha annunciato le nomine parlando di un “salto di qualità” per i musei italiani, sottolineando la professionalità e la competenza dei nuovi direttori.

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NOMINE MIBACT: CHI È EIKE SCHIMDT

– Eike Schimdt è nato a Friburgo, in Germania, ed è stato capo del dipartimento di scultura europea e opere d’arte di Sotheby a Londra. Ha curato per diversi anni J. Paul Getty Museum a Los Angeles e la National Gallery of Art di Washington. Nel 2009, al Minneapolis Institute of Art, ha diretto il dipartimento del museo delle Arti Decorative, tessili, e la scultura, specializzandosi nella scultura del Rinascimento.

VITTORIO SGARBI ATTACCA FRANCESCHINI –

La nomina di Eike Scmidt alla direzione della Galleria degli Uffizi ha scatenato la reazione polemica di Vittorio Sgarbi, che si è scagliato con veemenza contro la decisione di Franceschini: «Altro che svolta, quello di Franceschini è un errore grave: non si umiliano così i funzionari delle sovrintendenze» – ha detto il critico d’arte, poco dopo che la lista delle nomine era stata resa pubblica. Sgarbi non mette in dubbio la competenza dei nominati, ma attacca principalmente le modalità di scelta dei nuovo direttori: «È solo un’operazione di immagine, si è voluto aprire agli stranieri e guarda caso sette direttori su 20 sono stranieri, come pure è sospetto che 10 siano uomini e 10 donne… Ma nomine di questo tipo e di questa importanza un ministro dei Beni culturali le fa in prima persona, assumendosene la responsabilità, non le affida a quattro commissari e al presidente della Biennale di Venezia». E ancora: «Ci sono conferme, e sostituzioni, ma decise su quali basi? La verità e che è i sovrintendenti dovrebbero ribellarsi a un metodo profondamente ingiusto e sbagliato». Franceschini ha replicato alle critiche di Sgarbi con una battuta: «La notizia sarebbe stata se Sgarbi ne avesse parlato bene…» E poi aggiunge: «È normale che ci siano critiche, fa parte della fisiologia democratica».

CARANDINI: «UNA SCOSSA A UNA MENTALITÀ VECCHIA» –

A sostenere le nomine del Ministero, invece, c’è Andrea Carandini, presidente del FAI, che le definisce «una vera scossa a una mentalità vecchia. Noi come turismo siamo dietro addirittura alla Norvegia che ha soltanto i fiordi. Il fatto di aver dato importanza alla valorizzazione oltre alla cultura è il merito di Franceschini. Il mondo è cambiato! Ottime le scelte di donne e di stranieri. Ma l’importanza è la capactà di rendere orizzontalizzare la cultura. Noi abbiamo persone specialiste che si dedicano benissimo alla valorizzazione. Ma ora dobbiamo puntare sulla diffusione della cultura e del turismo oltre che alla semplice tutela».

NOMINE MIBACT: TUTTI I NOMI (ANCHE STRANIERI)

– Tra i 20 nominati dal Mibact 7 sono stranieri. Ecco tutte le nomine con i relativi incarichi.

Alla Galleria Borghese (Roma) Anna Coliva – 62 anni, storica dell’arte. Nata a Bologna.

Alle Gallerie degli Uffizi (Firenze) Eike Schmidt – 47 anni, storico dell’arte. Tedesco, nato a Friburgo in Brisgovia.
Alla Galleria nazionale di arte moderna e contemporanea di Roma Cristiana Collu – 46 anni, storica dell’arte. Nata a Cagliari.
Alle Gallerie dell’Accademia di Venezia Paola Marini – 63 anni, storica dell’arte. Nata a Verona.
Al Museo di Capodimonte (Napoli) Sylvain Bellenger – 60 anni, storico dell’arte. Francese, nato a Valognes, in Normandia.
Alla Pinacoteca di Brera (Milano) James Bradburne – 59 anni, museologo e manager culturale. Nato in Canada, ma di cittadinanza britannica.
Alla Reggia di Caserta Mauro Felicori – 63 anni, manager culturale. Nato a Bologna.
Alla Galleria dell’Accademia di Firenze Cecilie Hollberg – 48 anni, storica e manager culturale. Tedesca, nata a Soltau, nella Bassa Sassonia.
Alla Galleria Estense (Modena) Martina Bagnoli – 51 anni, storica dell’arte. Nata a Bolzano. Alle Gallerie nazionali di arte antica (Roma) Flaminia Gennari Santori – 47 anni, storica dell’arte. Nata a Roma.
Alla Galleria nazionale delle Marche (Urbino) Peter Aufreiter – 40 anni, storico dell’arte. Austriaco, nato a Linz.
Alla Galleria nazionale dell’Umbria (Perugia) Marco Pierini – 49 anni, storico dell’arte e filosofo. Nato a Siena
Al Museo nazionale del Bargello (Firenze) Paola D’Agostino – 43 anni, storica dell’arte. Nata a Napoli.
Al Museo archeologico nazionale di Napoli Paolo Giulierini – 46 anni, archeologo. Nato a Cortona.
Al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria Carmelo Malacrino – 44 anni, archeologo e architetto. Nato a Catanzaro.
Al Museo archeologico nazionale di Taranto Eva Degl’Innocenti – 39 anni, archeologa. Nata a Pistoia.
Al Parco archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel – 34 anni, archeologo. Tedesco.
Al Palazzo ducale di Mantova Peter Assmann – 61 anni, storico dell’arte. Austriaco, nato a Zams, nel Tirolo.
Al palazzo reale di Genova Serena Bertolucci – 48 anni, storica dell’arte. Nata a Camogli (Genova)
Al Polo Reale di Torino Enrica Pagella – 58 anni, storica dell’arte. Nata a Ivrea

(in copertina foto Guido Bergmann/Bundesregierung via Getty Images)

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