Le vittime dell’incidente tra i due treni in Puglia

13/07/2016 di Redazione

Il bilancio delle vittime è ancora parziale, le cause ancora ignote. Sono 23 le persone morte in seguito allo scontro frontale tra due treni avvenuto martedì matina in Puglia, nel tratto unico della linea della Ferrotramviaria (Ferrovie Bari Nord) tra Andria e Corato. Invece 24 le persone ancora ricoverate, di cui 8 in gravi condizioni. Un disastro ferroviario, una «tragedia immane», come raccontato dai soccorritori e da chi è sopravvissuto. Ecco i nomi di chi ha perso la vita nell’incidente:

Pasquale Abbasciano, nato ad Andria il 17 aprile 1955; Giuseppe Acquaviva, nato ad Andria il 15 febbraio 1957; Serafina Acquaviva, nata ad Andria il 14 maggio 1954; Maria Aloysi, nata a Bari il 4 ottobre 1966; Alessandra Bianchino, nata a Trani il 5 novembre 1987; Rossella Bruni, nata a Trani il 16 marzo 1994; Pasqua Carnimeo, nata a Modugno l’1 novembre 1985; Enrico Castellano, nato a Ostuni l’1 gennaio 1942; Luciano Caterino, nato a Ruvo di Puglia il 29 aprile 1979; Michele Corsini, nato a Milano il 20 febbraio 1955; Albino De Nicolo, nato a Terlizzi il 23 gennaio 1959; Salvatore Di Costanzo, nato a Bergamo il 2 novembre 1959; Giulia Favale, nata in Francia il 4 luglio 1965; Nicola Gaeta, nato a Bari il 16 gennaio 1960; Jolanda Inchingolo, nata ad Andria il 10 dicembre 1991; Benedetta Merra, nata ad Andria il 18 giugno 1964; Donata Pepe, nata a Cerignola il 3 ottobre 1953; Maurizio Pisani, nato a Pavia il 26 agosto 1966; Giovanni Porro, nato ad Andria, 60 anni; Fulvio Schinzari, nato a Galatina il 31 ottobre 1957; Antonio Summo, nato a Terlizzi il 12 novembre 2001; Francesco Ludovico Tedone, nato a Terlizzi il 4 gennaio 1999; Gabriele Zingaro, nato ad Andria il 30 ottobre 1991.

 

  • Fulvio Schinzari: 58 anni, vicequestore aggiunto, in forza alla Questura di Bari, originario di Galatina, in provincia di Lecce. Stava tornando a Bari da Andria, dove aveva trascorso un periodo di ferie, per prendere servizio alle 14. «Apprendo con enorme dolore – ha commentato il Capo della Polizia Franco Gabrielli – le notizie che giungono da Corato, luogo del terribile disastro ferroviario avvenuto questa mattina. Esprimo sentimenti di vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che sono rimasti feriti. Anche la Polizia di Stato è rimasta colpita da questo tremendo evento con la morte del Vice questore aggiunto Fulvio Schinzari; alla famiglia e ai suoi cari esprimo il mio cordoglio, unendomi al loro dolore in questo tragico momento».
  • Antonio Summo: 14 anni, studente di Ruvo, stava ritornando a casa da Andria. Lo hanno trovato morto tra le lamiere, riconosciuto dalla borsa, dai libri, dai pantaloncini e dalle scarpe. Stava tornando a casa da scuola, che frequentava per il recupero di due debiti formativi.
  • Giuseppe Acquaviva: 52 anni, agricoltore. Si trovava al lavoro in uno dei campi vicini al binario. Ha perso la vita dopo essere stato colpito da una scheggia di metallo alla testa. Per lui non c’è stato scampo. È stato inutilmente ricoverato all’ospedale di Andria. È morto nella notte dopo l’incidente.
  • Enrico Castellano: 72 anni, originario di Ostuni, in provincia di Brindisi, ex funzionario del Banco di Napoli, viveva a Torino. Dopo essere andato in pensione tornava più spesso in Puglia. Lunedì era arrivato a Bari in aereo per andare a trovare il figlio in occasione del compleanno del figlio di 2 anni.
  • Jolanda Inchignolo: 24 anni, studentessa di Lettere e Filosofia. Si sarebbe sposata il prossimo anno. È stata riconosciuto grazie al suo anello con una pietra nera.
  • Donata Pepe: 62 anni, nonna di Samuele, il bambino di 6 anni estratto vivo dalle lamiere. Al momento dello scontro il piccolo si trovava proprio tra le braccia della nonna. I due si stavano recando a Barletta per poi prendere un treno per Milano e tornare a casa dei genitori del bambino. «Stavo dormendo sulla nonna, e poi c’è stato quello scoppio fortissimo», è stato il racconto di Samuele, ricoverato ma non in pericolo di vita.
  • Pasquale Abbasciano, 61 anni, di Andria, uno dei due macchinisti. A fine anno sarebbe andato in pensione. Amava la campagna. Quella di ieri doveva essere per lui una giornata da ricordare: era infatti atteso in municipio, dove sua figlia avrebbe recitato la promessa di matrimonio.
  • Francesco Ludovico Tedone: 17 anni, di Andria, studente presso un’istituto tecnico. La mamma ha raccontato: «Stava tornando a casa, era andato a trovare un’amica».
  • Pasqua Carnimeo, detta Patty, 30 anni, estetista, originaria di Bari e residente ad Andria, mamma di una bambina di 2 anni e mezzo. «Era originaria di Bari – ha raccontato sua zia – ma si era trasferita ad Andria dopo il matrimonio. Era un angelo, bellissima e dolcissima». Altre amiche hanno precisato che Patty faceva l’estetista e veniva tutti i giorni a Bari per lavoro: «Prendeva sempre quel treno, non ce lo saremmo mai aspettato». «Come si fa – è stata una delle domande poste dalla zia – a spiegare a una bimba di due anni e mezzo che tua madre non c’è piu’? Come crescerà quella bambina senza una mamma?».
  • Gabriele Zingaro: 24 anni, operaio, originario di Andria. Aveva da poco trovato lavoro in una fabbrica di Modugno, in provincia di Bari. Nel giorno della tragedia si era recato al Policlinico per farsi controllare una ferita che si era procurato in un infortunio sul lavoro. Per diverse ore i parenti speravano che il ragazzo non fosse tra le vittime. «non era nella lista dei feriti e ieri non l’abbiamo trovato in nessuno degli ospedali in cui lo abbiamo cercato disperatamente». È «assurdo e ingiusto», hanno detto, «che accadano tragedie del genere su un treno così ordinario, e sopratutto considerato da tutti molto lento».
  • Alessandra Bianchino: 28 anni, viveva ad Andria, lavorava all’Oratorio Giovanile Salesiano.
  • Luciano Caterino: 37 anni, originario di Corato, macchinista del treno proveniente da Bari. Nello scontro tra i due treni è rimasto dilaniato. L’altro convoglio era guidato da Pasquale Abbasciano. L’equipaggio dei due treni era composto da un macchinista e da un capotreno per ogni convoglio.
  • Salvatore Di Costanzo: 57 anni, agente di commercio. Viveva nel quartiere Colognola di Bergamo. Nella Bergamasca era noto perché allenatore di calcio. Si stava recando ad Andria per un appuntamento di lavoro. Era volato di prima mattina da Orio al Serio, era poi atterrato all’aeroporto di Bari, ma dopo un sms inviato a un amico si erano perse le sue tracce. Nelle prime ore dopo lo scontro il suo nome non era tra quelli delle vittime accertate, ma verso le 22, non avendo avuto comunicazioni di alcun tipo, la moglie e il figlio Marco erano volati direttamente in Puglia per capire la situazione.
  • Maurizio Pisani, 49 anni, esperto di marketing nel settore alimentare, fondatore della Pisani Food Marketing, originario di Pavia e residente a Milano con la famiglia. Si trovava in Puglia con la moglie e la figlia, che non si trovavano sul treno. Si trovava sul convoglio diretto a Bari, stava tornando a Milano.
  • Maria Aloysi: 49 anni, viveva a Modugno, in provincia di Bari. Tornava spesso ad Andria per far visita al padre. Il giorno della tragedia stava ritornarno a casa proprio dopo aver passato alcuni giorni ad assistere l’uomo. Lascia un marito e tre figli.
  • Albino De Nicolo, 57 anni, di Terlizzi, in provincia di Bari. Era il capotreno di uno dei due treni.
  • Serafina Acquaviva: 62 anni, casalinga. Si era mossa da Andia con il fratello minore per andare a fare degli esami medici all’Ospedale di Bari.
  • Rossella Bruni: 22 anni. Era originaria di Martina Franca, si era trasferita con la famiglia ad Andria dopo che il padre, un funzionario comunale, aveva iniziato a lavorare in quella città.
  • Michele Corsini: 61 anni, gestore di un bar nel centro storico di Barletta. Era arrivato all’aeroporto di Bari con un volo da Bergamo.
  • Giulia Favale: 51 anni, insegnante di francese al liceo Carlo Troya di Andria. Tornava da un viaggio a Bruxelles con la figlia Antonella. Lei è morta sul colpo, la figlia è stata ricoverata.
  • Nicola Gaeta: 56 anni, capostazione della Ferrotramviaria. Stava andando a prendere servizio a Barletta.
  • Benedetta Merra, 52 anni. Aveva due figli, sarebbe dovuta scendere a Bari per effettuare alcuni controlli medici.
  • Giovanni Porro: 60 anni, centralinistra alla Comunità Montana della Murgia Barese Nord Ovest. Stava andando al lavoro a Ruvo di Puglia, percorreva la linea del disastro quasi ogni giorno, cinque volte alla settimana.

 

(Foto di copertina: ANSA / LUCA TURI)

Share this article