Narcotube, lo Youtube dei narcos

22/04/2010 di Teresa Scherillo

Riprese video, interrogatori e persino vere e proprie esecuzioni sono presenti su un sito che segue i movimenti dei vari cartelli della droga che operano in Messico.

Per chi lavori?”, chiede una voce senza volto.”Per la Zeta”, risponde un uomo con la testa fasciata.”Qual è la tua password?”,”Z-43”.

APPASSIONATI DI NARCOS – Oggi tutto il Messico sa chi è stato interrogato e dove e perché è morto. Giustiziato nel fine settimana, è stato trovato con la stessa benda intorno agli occhi in una pozza di sangue. Il corpo, gettato contro le strutture di Televisa a Tampico, con le mani legate. Di tutto quello che ha fatto nella vita restano diversi minuti di registrazione alla portata di tutti e messi a disposizione da Narcoblog, il sito che alimenta i suoi contenuti di sparatorie ed esecuzioni. E’ da lì che vengono caricati su YouTube i video che hanno a che fare con le attività di diverse famiglie della criminalità organizzata come Zeta, il cartello del Golfo di Sinaloa. Nulla si sa su chi ha registrato le immagini. O come mai i video degli interrogatori e delle esecuzioni sono arrivati nelle mani di quelli che si definiscono “un gruppo di giovani appassionati a cose che attirano la nostra attenzione, su come gli spacciatori si guadagnano astutamente da vivere (uccidendo, sequestrando, mutilando, ecc)  portando via la vita agli altri“.

LA CHAT –Noi montiamo l’Intelligence” è lo slogan proclamato facendo riferimento al servizio di intelligence messicano. Dalla verifica del blog si potrebbe dedurre che le intenzioni di coloro che l’hanno creato sono buone. Nel sito è riportato l’ elenco completo dei numeri di telefoni ufficiali per poter chiamare e riferire su ogni movimento sospetto dei trafficanti di droga. Compresi i dettagli che garantiscono le modalità affinché la chiamata non venga rintracciata dalle autorità. Ma c’è da dire che il sito ha anche un forum e una chat dove alcuni avvertono del pericolo nelle loro città o raccontano ciò che hanno sentito dire, dei piani degli assassini per esempio. E c’è anche chi decide di sfruttare quello spazio per difendere qualche famiglia particolare. “Amigos de los Beltrán Leyva”, questo il nome scelto da uno dei partecipanti che si è detto fan di uno dei clan più potenti e violenti.

NO PERDITEMPO –Zeta, Zeta, traditori, arriva (sic) il CDG (Cartello del Golfo)” si legge nei messaggi chat che si scambia la criminalità organizzata. “Chi vuole lavorare con il Cartello del Golfo basta che lo dica. Viaggiano in furgoni neri, bianchi e oro, ma si riconoscono perché indossano camicie nere e cappellini neri. Ma solo richieste serie per lavorare con loro. Niente domande stupide“, consiglia un altro partecipante. L’offerta video è molto generosa. Si possono ammirare dai paesaggi che si lasciano alle spalle gli assassini nei loro percorsi, fino alle esecuzioni in diretta dopo alcuni minuti di interrogatorio come quella di uno dei membri della Zeta.


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