Napolitano e la bufala dello yacht a disposizione

Ieri avevamo parlato dell’articolo del Giornale sul presunto yacht di Giorgio Napolitano (in cui si citava un pezzo del Secolo XIX). La foto dello yacht:

napolitano yacht

Ieri avevamo fatto notare che nel pezzo si spiegava che il primario utilizzo dello yacht sarà in operazioni di soccorso, e che era stato assegnato anche a Ciampi:

Che se ne farà il presidente d’un Paese dilaniato da precarietà, disoccupazione e disperazione di un minitransatlantico il cui valore è stimato attorno ai 12 milioni dieuro? Louserà per assolvere funzioni pubbliche. Perché la Repubblica italiana possa continuare a essere degnamente rappresentata anche tra le onde, la vecchia Argo, ex spy boat riconvertita in nave presidenziale e utilizzata sia da Re Giorgio II sia dal suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi I, andrà in pensione: coi suoi 24 metri in legno, e il peso di un incendio che nel 2009 ne danneggiò la sala macchine, rischia di non riuscire più a reggere la forza dei mari. Ecco allora il Sanjir. Che dopo il necessario adattamento sarà impiegato come«idroambulanza e mezzo di soccorso sanitario, partecipando a esercitazioni militari e fungendo inoltre da base d’appoggio galleggiante per il presidente della Repubblica nelle cerimonie di rappresentanza»,

 

Oggi è arrivata la smentita della Marina:

 

«Nessuna imbarcazione della Marina Militare è stata mai assegnata al capo dello Stato, né adibita, né proposta come nave presidenziale». È quanto precisa la Marina Militare smentendo quanto riportato su un quotidiano. «Le affermazioni riportate nell’articolo riconducibili alla persona del presidente sono destituite di ogni fondamento. Il testo afferma che lo yacht Sanijr, sequestrato nel 2009 dalla Gdf nel golfo di La Spezia a un armatore russo accusato di evasione fiscale, sarebbe destinato a diventare una «nave presidenziale ». Il Motor Yacht in oggetto, scrive la Marina, «con atto del Tribunale Penale di Livorno, è stato affidato in custodia giudiziale alla Marina Militare su proposta del Dipartimento Marittimo di La Spezia con facoltà d’uso su tutto il territorio nazionale, acque territoriali ed alto mare, per il perseguimento della propria missione istituzionale».

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