Napoli-Inter, lite tra Mancini e Sarri. L’allenatore dell’Inter: «Mi ha detto finocchio. Non merita di stare nel calcio» (VIDEO)

Non se lo sono mandate a dire. Ed è volata più di qualche parola grossa. Al momento dello 0-2 firmato da Ljajic nel corso del quarto di finale di Coppa Italia tra Napoli e Inter, Mancini e Sarri hanno avuto un faccia a faccia piuttosto agitato: tra un vaffa e l’altro il tecnico nerazzurro e quello partenopeo sono stati divisi dai rispettivi collaboratori dello staff tecnico. Mancini è stato poi espulso dall’arbitro Valeri ed è stato costretto a lasciare il campo.

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Secondo la ricostruzione fornita dall’inviato Rai a bordocampo Luca De Capitani, Mancini si sarebbe indispettito dopo un sorriso sornione del quarto uomo Di Bello che in prima battuta aveva sbagliato la segnalazione dei minuti di recupero – addirittura nove, poi è arrivata la correzione, erano cinque. Da lì lo “scatto” dell’allenatore dell’Inter che ha coinvolto, in modi ancora da stabilire, la panchina azzurra e Maurizio Sarri.

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Mancini ha poi dato la sua versione dei fatti ai microfoni di Rai Sport: «Sarri è un razzista, mi ha urlato frocio, finocchio. Sono orgoglioso di esserlo, se lui è un uomo. Non merita di stare nel calcio: è un uomo di 60 anni, si deve vergognare». Sarri ha replicato, sempre al canale sportivo: «Quello che succede in campo deve finire in campo. Era meglio che non succedeva, spero che domani Mancini accetti le mie scuse. Le offese? Non ricordo cosa gli ho detto, ero inferocito, può darsi l’abbia offeso. Potrei avergli dato anche del democristiano. Se me la sento di chiedere scusa agli omosessuali? Certo, è ovvio». Il tecnico del Napoli ha poi “precisato” in conferenza stampa: «È’ la prima cosa che mi è venuta in mente. Ho molti amici omosessuali». 

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