Nancy Brilli: «Non svelo l’identità del ‘pisello mascherato’, ma la tv è diventata una questura»

21/11/2017 di Redazione

L’antefatto è un intervento alla trasmissione Porta a Porta in cui l’attrice Nancy Brilli ha raccontato un episodio di molestie sessuali, tentate da quello che le era stato presentato come il «c***o più ciucciato d’Italia». Ora, dalle colonne del Fatto Quotidiano, l’attrice torna sull’argomento e chiarisce alcuni passaggi di quell’ospitata nel programma di Bruno Vespa.

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NANCY BRILLI E L’EPISODIO RACCONTATO A PORTA A PORTA

«Non rivelerò certo a lei l’identità del proprietario del pisello – racconta al giornalista Antonello Caporale -. Ma ha le spalle larghe e non sarà di certo impaurito dalle mie parole. Altri, probabilmente saranno più preoccupati. Scommettiamo che oggi rilascio questa intervista a 360° e che domani i titoli saranno ancora sul ‘pisello mascherato’?».

Insomma, Nancy Brilli ha servito un assist che è stato puntualmente colto dalla stampa online. Del resto, è lei che torna a fornire ulteriori dettagli su come sia andata la storia della denuncia a Porta a Porta: «Ho ritenuto opportuno rendere pubblica una confessione che mi è stata fatta da una persona dai modi piuttosto sgarbati e con un linguaggio decisamente triviale. In trasmissione mi hanno autorizzato a riferirne il contenuto con la medesima crudezza».

NANCY BRILLI E LA TV COME LA STANZA INVESTIGATIVA DELLA QUESTURA

Il giornalista de Il Fatto Quotidiano, poi, ha fatto notare che si tratta pur sempre di una confessione riportata da un testimone che non è direttamente coinvolto nella vicenda. A questo punto, la risposta di Nancy Brilli è piuttosto polemica: «Succederà sempre così se la televisione si sostituisce allo Stato e un programma si trasforma nella stanza investigativa della Questura».

Ma Nancy Brilli, che nel corso della sua intervista ha parlato anche della sua raccolta di vasi da notte e della necessità di intervenire personalmente per ripulire il quartiere di Roma in cui vive («Perché la città è lurida»), ha continuato a difendere Fausto Brizzi: «È un mio amico, lo conosco e lo stimo. Non mi è mai capitato di ascoltare da lui nulla di quanto ho scritto e udito». Ma sull’identità del più importante produttore cinematografico d’Italia che, per prassi, molesta le attrici in cambio di successo, non pronuncia nemmeno un’altra mezza parola.

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