Modena in ginocchio per l’alluvione

Allagamenti, sfollati e un disperso. Ad un anno dal terremoto il maltempo sta mettendo in ginocchio la città di Modena. Il capoluogo di provincia emiliano è allagato, dopo le abbondanti precipitazioni delle ultime ore e a causa della rottura dell’argine destro del fiume Secchia. Cento almeno le persone sfollate, numerose le case sott’acqua, centri industriali irraggiungibili. Dalle 4,45 di stamane i vigili del fuoco stanno cercando un disperso nella zona di Bastiglia. L’uomo è sparito nelle acque di un canale durante le operazioni di soccorso. A Bastiglia sono tuttora in corso le operazioni di evacuazione dei cittadini dalle case circondante dalla acque. Quasi 600 gli sfollati.

@Fangareggi Direttore responsabile di 24Emilia
Bastiglia da Tw @Fangareggi Direttore responsabile di 24Emilia

ALLUVIONE A MODENA: IL DISPERSO CERCAVA DI SALVARSI – Il nome del disperso, secondo il sito news 24Emilia che tiene aggiornata la situazione, è Giuseppe Salvioli. Ha 44 anni ed è caduto nelle acque mentre si trovava sul gommone insieme ad altre persone che cercavano di salvarsi. il gommone su cui viaggiava si è capovolto e Salvioli non è più riemerso dalle acque mentre i due compagni sono stati salvati dai vigili del fuoco.

ALLUVIONE MODENA: PERSONE INTRAPPOLATE IN CASA – A Bastiglia, in provincia di Modena, è in atto un difficoltoso recupero di 12 persone, tra cui 3 donne incinte, bloccate dall’esondazione del fiume Secchia al primo piano della propria abitazione. Stanno intervenendo squadre dei vigili del fuoco, anche con nuclei sommozzotori, ma l’operazione è resa difficile dalla forte corrente dell’acqua del fiume. E’ stata disposta anche l’operatività di 2 elicotteri dei Vigili del Fuoco. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, si trova, per un sopralluogo, proprio nella cittadina dove ricordiamo un uomo risulta disperso. Insieme ad Errani, l’assessore alla Difesa del suolo Paola Gazzolo, il prefetto di Modena Michele di Bari, il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile Maurizio Mainetti e gli amministratori locali. Al momento – così riporta una nota della Regione – sono 550 le persone accolte e assistite nei centri di accoglienza predisposti sul territorio in seguito agli allagamenti dovuti alla rottura dell’argine destro del Secchia.

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(Foto Twitter)

ALLUVIONE MODENA: ACQUE ALLE PORTE DELLA CITTÀ – Le acque del fiume Secchia e del Panaro sono ormai alle porte della città di Modena. Il benzinaio di Villavara, a cinque chilometri dal capoluogo, è allagato e l’acqua tracimata, che ha già riempito i campi, si sta ora riversando sulla strada dove è sospesa la circolazione al vecchio ponte di Navicello. Dalla parte opposta della città, lungo il Canaletto dove si è aperta la falla sull’argine del Secchia, la situazione è ancora a rischio anche se il livello della piena è sceso a 7,96 metri. Il Secchia alle porte di Modena si sta quindi gradualmente abbassando, tanto che all’altezza di Ponte Alto è stato pertanto riaperto al traffico. Qui sotto un momento dei soccorsi da Bastiglia:

 

ALLUVIONE MODENA: AGENZIA SEGNALA PUNTI DI RACCOLTA – A causa del maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna in queste ore, l’Agenzia regionale di Protezione civile ha fatto scattare la fase di preallarme per la piena del Panaro: l’allerta riguarda i comuni di Bondeno, in provincia di Ferrara, e Crevalcore, in provincia di Bologna. Nel dettaglio, per quanto riguarda l’accoglienza della popolazione interessata dalla piena del Secchia, sono stati allestiti tre centri: il municipio di Mirandola, dove sono ospitate 200 persone, la Polisportiva Modena est a Modena (50 persone) e Villa Giardino a Cavezzo, dove sono stati portati i 50 ospiti della casa di riposo Villa Anna; altri 250 cittadini sono stati accolti in varie strutture alberghiere della zona.

TUTTE LE STRADE FERME PER ALLUVIONE NEL MODENESE – L’Anas rende noto che a causa del maltempo permangono alcune limitazioni al transito sulle strade statali in Emilia Romagna e Toscana. In particolare, In Emilia Romagna è chiusa da ieri mattina la strada statale 12 “dell’Abetone e del Brennero” tra i comuni di Modena e Bastiglia (dal km 189 al km 198), in provincia di Modena, a causa dell’esondazione del fiume Secchia. I tecnici e il personale Anas sono sul posto per coadiuvare la Protezione Civile e le Autorita’ competenti, al fine di ripristinare la circolazione appena possibile, compatibilmente con l’evolversi delle condizioni meteo. Sulla strada statale 45 “di Val di Trebbia” permane da sabato mattina il senso unico alternato regolato da semaforo nel comune di Cerignale (km 76,900), in provincia di Piacenza, a causa della frana che ha interessato il piano viabile nella tarda serata di venerdi’ 17 gennaio. In Toscana permane da ieri mattina la chiusura della strada statale 12 “dell’Abetone e del Brennero” nel comune di Bagni di Lucca (km 50,800), a causa di una frana. Sulla strada statale 1 “Aurelia” sono stati invece riaperti questa mattina gli svincoli di Viareggio/Cotone (km 354) e Viareggio sud (km 356,100). Circolazione ripristinata sulla statale Aurelia anche tra le localita’ di Migliarino e Madonna dell’Acqua (km 340,100), in provincia di Pisa. L’Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `VAI Anas Plus`, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Gli utenti hanno poi a disposizione la web tv e il numero 841-148 ‘Pronto Anas’ per informazioni sull’intera rete Anas. Le auto sotto la piena del Secchia:

(Fonte Youreporter)

ALLUVIONE MODENA: SINDACO LANCIA LA FUGA – Il Comune di Bomporto, nel modenese, è già stato evacuato ieri dopo l’alluvione che ha provocato l’esondazione del fiume Secchia. Ma in tanti hanno preferito rimanere nella propria abitazione, rifugiandosi ai piani alti dei palazzi. Il sindaco Alberto Borghi, però, ha lanciato l’appello di lasciare il paese, perché è ancora a rischio. L’acqua, infatti, è arrivata anche in piazza Matteotti. «La gente a Bomporto deve capire che il paese è a rischio, siamo tutti a rischio – ha detto Borghi -. Lancio questo appello pubblico affinchè i miei concittadini si decidano ad andarsene dal comune. Il pericolo non è finito, il Naviglio potrebbe sommergerci devono capirlo. La gente deve andare nel punto di raccolta a Modena Est o presso conoscenti in altri comuni. Non qui a Bomporto, passanto attraverso il ponte su Bomporto, Ravarino e da lì verso Nonantola o Castelfranco. Ma via da Bomporto».

guarda il video:

(Fonte Youreporter)

ALLUVIONE MODENA: SITUAZIONE CRITICA – Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco in provincia parla di un panorama difficile. Il Secchia è esondato domenica. La falla lungo gli argini è stata messa in protezione attraverso grandi massi ma gli sfollati tra Sorbara e Bomporto sono circa un migliaio. Molti hanno trascorso la notte negli alberghi, chi invece alla polisportiva di Modena Est e il Palapanini. In stato di preallarme anche per il Panaro in provincia di Bologna. L’allerta, dalle 21 di ieri sera, arriva dalla Protezione civile regionale e riguarda il comune di Crevalcore, nel Bolognese, viste le diffuse precipitazioni delle ultime ore, e gli alti livelli idrometrici registrati, con il superamento del livello 2 (appunto, il preallarme). Attivata a partire dalle 13, sono possibili allagamenti delle aree golenali con potenziale interessamento di abitazioni private. Chiusi il ponte dell’Uccellino, il ponte di Finale Emilia sul Panaro e il ponte vecchio di Navicello. Scuole chiuse nelle città di Albareto, San Felice e Camposanto. È in corso in queste ore nella centrale operativa della Protezione civile di Modena un summit per organizzare al meglio l’assistenza ai cittadini. Non solo, per stanotte è attesa una nuova ondata di piena e l’invito alla popolazione è quello di non mettersi in viaggio nelle zone colpite se non per stretta necessità.

ALLUVIONE MODENA: PARTE CONTA DEI DANNI – Intere aziende finite sott’acqua con stalle allagate e animali nel fango, coltivazioni di frutta e verdura distrutte, serre sommerse, trattori e attrezzature fuori uso, vigneti doc allagati, piante di olivo travolte dalle frane e dagli smottamenti che stanno ostacolando la viabilità. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio sugli effetti del maltempo effettuato dalla Coldiretti che chiede di avviare le procedure per verificare se esistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità nei territori colpiti, dalla Liguria alla Toscana fino all’Emilia dove a Modena l’alluvione con l’esondazione del Secchia ha colpito la culla del Lambrusco di Sorbara Doc e delle Pere dell’Emiia Romagna Igp, una delle zone dove si ottengono le produzioni di maggior pregio dell’ agricoltura locale e regionale. A Modena – rileva la Coldiretti – si contano oltre duemila ettari di coltivazioni sommerse con grano e altri cereali spazzati via dalla furia delle acque che hanno invaso anche le stalle dove si lavora per mettere in salvo gli animali. Ma nelle campagne manca anche la corrente elettrica nelle abitazioni, nelle cantine e negli stabilimenti di frigoconservazione con il rischio di perdita dei raccolti. Le strutture della Coldiretti si sono attivate per le richieste di soccorso e il monitoraggio dei danni per verificare le condizioni per la dichiarazione di calamità. Il maltempo – evidenzia l’organizzazione – si è infatti abbattuto su un territorio fragile con la percentuale di comuni con parte del territorio a rischio frane ed alluvioni che varia dal 98% in Toscana e Liguria al 95% in Emilia Romagna colpite dall’ondata di maltempo.

(Agi/Ansa/Copertina 24Emilia)

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