Minori non accompagnati, il Comune di Bolzano chiede alle famiglie di accoglierne 50

Cinquanta minori non accompagnati hanno bisogno di una casa: il Comune di Bolzano fa appello alle famiglie e ai single della zona, perché prendano in affido i migranti minorenni in Italia senza una famiglia. Un appello riportato dal quotidiano locale l’Alto Adige.

MINORI ACCOMPAGNATI, IN ALTO ADIGE NE SONO TRANSITATI 348 L’ANNO SCORSO

La situazione a Bolzano, vicino al confine con il Brennero, che molti migranti vorrebbero attraversare per raggiungere le famiglie e gli amici in nord Europa, è molto critica: «Lo scorso anno sono passati per l’Alto Adige almeno 348 minorenni stranieri soli. Secondo i volontari delle associazioni che operano sulla strada sono più d’uno i ragazzini che dormono ai giardini della stazione nella speranza di riuscire a salire su un treno che li porti a Nord dove hanno parenti o conoscenti che li aspettano. In attesa che il sogno si realizzi – cosa per altro difficile se non impossibile a causa dei respingimenti al Brennero – vanno protetti e va data loro la possibilità di uscire dallo stato di abbandono ed emarginazione in cui vivono», riporta il quotidiano altoatesino.

A BOLZANO UNO SPRAR DEDICATO AI MINORI NON ACCOMPAGNATI

Il Comune di Bolzano sta gestendo l’emergenza dei minori non accompagnati, creando un Sistema di protezione per richiedenti asilo (Sprar) dedicato esclusivamente a loro. «Si sta predisponendo il bando – spiega Alexej Paoli, vice-direttore dell’Azienda servizi sociali all’Alto Adige – per verificare la disponibilità di associazioni e privati a gestire il Centro Sprar. I ragazzi soli verranno ospitati all’interno della nuova struttura con un progetto di inserimento scolastico e sociale. Contemporaneamente però lanciamo un appello alle famiglie perché prendano in affido questi ragazzi. Una struttura per quanto bella ed efficiente, non potrà mai offrire il calore di una famiglia».

L’APPELLO DEL COMUNE DI BOLZANO PER CHIEDERE L’AFFIDO DI 50 MINORI NON ACCOMPAGNATI

Le famiglie e i single interessati possono rivolgersi Centro affidi di via Mendola numero 121. «Le procedure per prendere in affido un minore straniero – aggiunge il dirigente dell’Assb – sono uguali a quelle che si seguono per i minori italiani. Può essere concesso sia a famiglie con figli propri come ai single. Non ci sono limiti particolari d’età, si deve però dimostrare di avere in casa lo spazio sufficiente».

Per chi decidesse di accogliere in casa minori non accompagnati, il Comune prevede un rimborso spese di 20 euro al giorno a bambino (circa 600 al mese) per chi prende in affido un minore. «Non è però questo piccolo compenso la motivazione principale, ma la voglia di regalare un po’ di affetto a chi ha lasciato padre, madre, fratelli e qui non ha nessuno», sottolinea l’Alto Adige.

Foto copertina: ANSA

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