La Rai e la guerra a Milena Gabanelli

14/05/2017 di Redazione

Oggi Sergio Rizzo sul Corriere parla di un retroscena che riguarda Viale Mazzini. Una lotta interna contro Milena Gabanelli, oggi responsabile del progetto sul portale unico di news Rai.

Dal 30 gennaio, su incarico del direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, è lei che ha raccolto il testimone di Verdelli per la parte che riguarda il portale. E quasi da subito ha dovuto affrontare una guerra interna strisciante, che ha finito per coalizzare la maggioranza del consiglio di amministrazione.
L’argomentazione che giustificherebbe l’opposizione al progetto del nuovo portale unico di notizie della Rai è quella se
condo cui l’operazione farebbe nascere una nuova testata, proprio mentre l’orientamento generale emerso anche nella
commissione parlamentare di Vigilanza sarebbe invece per una riduzione del numero eccessivo di testate. Un’argomentazione tuttavia inconsistente, perché il progetto al quale sta lavorando Milena Gabanelli si
innesta su Rainews.it, una testata già esistente sia pure agganciata a Rainews24 di Antonio Di Bella, e attualmente senza un proprio direttore. Ma tant’è. Il risultato è che la terra sotto i piedi della ex animatrice di Report scotta almeno
quanto scottava quella sotto le suole di Verdelli.

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Ci risiamo quindi. Verdelli, suo predecessore, rinunciò all’incarico per le resistenze incontrate. E ora anche l’ex di Report rischia la stessa fine.

E qui è doveroso aprire una parentesi sul ruolo di Monica Maggioni. È di qualche giorno fa la ricostruzione apparsa sul sito Dagospia, secondo cui la presidente della tivù pubblica avrebbe chiamato uno per uno tutti i direttori di testata, la cui collaborazione sarebbe essenziale al progetto, allo scopo di convincerli che l’iniziativa non ha senso. Come non avrebbe senso che a gestirla fosse Milena Gabanelli, ritenuta inadatta a quel ruolo. Tale ricostruzione
è stata però subito smentita, oltre a essere accomunata alle fake news che circolano sempre più spesso nella Rete, dalla stessa Monica Maggioni, che nella sua replica a Dagospia ha anche tenuto a precisare «l’assoluto apprezzamento» nei confronti di colei che per vent’anni ha guidato la trasmissione Report.

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