Traffico di migranti, sgominata una banda. Da ogni profugo fino a 5mila dollari

30/01/2017 di Redazione

Maxi operazione della Polizia di Cremona (coordinata e diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano) nel contrasto al fenomeno del traffico di migranti che ha portato ad arresti in varie province italiane, compresa la zona di frontiera di Ventimiglia. La polizia ha sgominato una banda di trafficanti di esseri umani, composta da decine di persone quasi tutte di nazionalità straniera, operanti a livello internazionale. Una trentina gli arresti.

 

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TRAFFICO MIGRANTI, 34 MANDATI DI ARRESTO

Dettagli sono stati forniti nel corso della conferenza stampa presso la Sala Scrofani della questura di Milano alla presenza del procuratore della Repubblica dottoressa Ilda Boccassini. Nell’operazione 34 mandati di arresto di cui 18 eseguiti in Italia, altri 4 o 5 sono ricercati in Italia mentre altri erano già stati arrestati anche all’estero. Gli italiani coinvolti sono 3, i vertici erano egiziani, altri membri sono afghani, albanesi, tunisini, sudanesi.

TRAFFICO MIGRANTI, VIAGGI DA MILANO AL NORD EUROPA

Le indagini durate circa due anni sono iniziate nella provincia di Cremona, dove i capi dell’associazione stavano cercando di reclutare autisti. Sono stati documentati 62 viaggi da Milano al nord Europa, in treno e poi in furgone.

TRAFFICO MIGRANTI, VIAGGI DA 500 A 1.000 EURO

Le trasferte venivano pagate dai profughi 5mila dollari americani o dai 500 ai 1.000 euro per passare dalla Sicilia alla Francia. L’associazione aveva base logistica a Milano e contatti documentati diretti con scafisti o mediatori che erano stabili sempre nel capoluogo lombardo.

I capi avevano contezza degli sbarchi che sarebbero avvenuti sulle coste italiane, grazie ad uno dei capi che era fisso a Catania. In questa maniera ne riuscivano a sapere tempi e modi e quindi a organizzare la fase successiva del viaggio. Da Milano infatti i profughi partivano per la Francia in treno, con regolare biglietto e delle istruzioni precise per non destare attenzione: non sedersi in gruppi troppo numerosi, non alzarsi spesso e mai parlare con le persone appartenenti all’associazione che li seguivano nel viaggio. Una volta in Francia venivano stipati in furgoni, oltre 40 persone in un solo mezzo.

Quando le forze dell’ordine sono riuscite a intervenire e liberarle le hanno trovate affamate, disperate, a volte anche quasi soffocate. C’erano anche minori, siriani egiziani ed eritrei soprattutto. Spesso erano diretti verso la Germania e la Svezia o Paesi del Nord Europa. Una volta liberati dai mezzi in cui erano chiusi con lucchetti i profughi sono stati condotti nei centri di accoglienza.

(Foto da Pixabay.com)

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