Migranti, ancora difficoltà a Roma e Milano. E continuano gli sbarchi

Non si arrestano le difficoltà per la gestione dei migranti in Italia. In particolare situazioni critiche sono emerse a Roma e a Milano. Nella Capitale ieri è stato sgomberato un accampamento improvvisato alla stazione Tiburtina. Nel capoluogo lombardo invece, per accogliere i numerosi profughi in arrivo è stato allestito una sorta di centro di accoglienza nel mezzanino della stazione centrale. E non mancano , ovviamente, le polemiche politiche, con i partiti di opposizione che accusano il governo di immobilismo.

 

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MIGRANTI, SGOMBERO E FUGHE ALLA STAZIONE TIBURTINA –

Per quanto rigurda la città di Roma, dopo lo sgombero di ieri pomeriggio molti migranti sono finiti nuovamente in strada, sempre nella zona Tiburtina, ma non più davanti allo scalo ferroviario. Centinaia di loro si erano rifugiati davanti all’entrata del centro di accoglienza Baobab ed oggi, alla vista della polizia, sono scappati sparpagliandosi per le strade della zona. «Quando hanno visto gli agenti arrivati fuori dalla struttura per controllare la situazione sono fuggiti terrorizzati – ha raccontato un volontario del centro -. La struttura non è in grado di accogliere tutti, abbiamo 210 posti letto e ieri erano in 700. Bisognerebbe trovare una sistemazione diversa». A quanto si apprende alcuni gruppi di immigrati si troverebbero su via della Lega Lombarda, altri dalla parte del cimitero Verano, altri ancora starebbero rientrando nel centro. Qualcuno, non trovando posto nella struttura, avrebbero passato la notte dormendo in strada lungo le mura esterne che circondano il cimitero monumentale del Verano. Il caos è accompagnato anche da un piccolo allarme per la diffusione di malattie della pelle. Due operatori della Croce Rossa presenti sul posto – lo riportano le agenzie di stampa – hanno spiegato che «c’è un problema di scabbia» tra i migranti che si sono concentrati nei pressi del centro Baobab di Roma dopo lo sgombero.

MIGRANTI, NUOVI SBARCHI –

Proseguono intanto gli sbarchi. Oggi pomeriggio arriverà nel porto di Reggio Calabria la nave Driade della Marina Militare Italiana con a bordo 193 migranti (148 uomini, 30 donne e 15 minori, di cui 9 non accompagnati). Si tratta di persone di varie nazionalità. Le attività di primo soccorso ed assistenza sono coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria e prestate da forze dell’ordine, Comune, Provincia, Capitaneria di Porto, Azienda Ospedaliera, Usmaf, Suem 118, associazioni di volontariato, coordinamento ecclesiale e Croce Rossa italiana. Dopo lo sbarco i migranti verranno sottoposti alle prime cure sanitarie da parte del personale medico presente sul posto. Poi una parte di loro sarà ospitata in Calabria, mentre i restanti migranti saranno trasferiti in strutture in base al Piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno.

MIGRANTI, LEGA NORD E M5S ALL’ATTACCO –

Sul fronte politico a criticare senza sconti il governo ci sono soprattutto Lega Nord e Movimento 5 Stelle. Il leader del Carroccio Matteo Salvini è stato protagonista si uno scontro in tv (a SkyTg24) con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Salvini, riferendosi ai migranti che affollano la stazione di Milano, ha denunciato il rischio che si diffonda la scabbia sui treni. Rossi lo ha accusato di essere «un razzista etnico», a meno che «non porti un caso vero di scabbia diffusa sui treni». Salvini non avendo modo di replicare in tv su Facebook ha replicato: «Io vorrei solo prendere il treno, senza rischiare di ammalarmi di Scabbia, o di essere preso a colpi di ascia: chiedo troppo? Rossi sei un poveretto, pensa ai toscani e non ai clandestini!». Alessandro Di Battista, intanto, ha parlato delle emergenze dei migranti come nuova forma di finanziamento pubblico ai partiti. «Quel che ‎mafia capitale‬ e lo scandalo del Cara di Mineo (dove è coinvolto l’ennesimo esponente di Ncd, un partito che rischia di arrivare ad avere più indagati e condannati che elettori) ci fanno capire è che l’immigrazione è diventata una vera e propria forma di finanziamento pubblico ai partiti. Pubblico sì, perché i soldi sono i nostri. Finanziamento sì, perché ci mangiano in tanti», ha scritto su Facebook il deputato del Movimento 5 Stelle. «A mangiare», per il deputato – sono «politici, funzionari ministeriali, cooperative rosse o bianche. E lo fanno sulla pelle degli italiani che non ce la fanno più ad accogliere cittadini africani (non è razzismo) e sulla pelle degli africani, prima impoveriti, martoriati dalle guerre e da neo-colonialisti e oggi resi schiavi per essere sfruttati per ottenere soldi su soldi (che non vanno agli immigrati)».

 

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MIGRANTI, CENTRO DI ACCOGLIENZA ALLA STAZIONE CENTRALE –

Alla stazione centrale di Milano è stato allestito un piccolo centro di accoglienza. Nel capoluogo lombardo ono arrivati uomini, donne e bambini arrivati qui dopo un viaggio durato anche mesi, cominciato in nella maggior parte dei casi in Eritrea, ma anche in Somalia, Etiopia, Sudan e Siria. Le condizioni di salute dei profughi sono mediamente buone, ma – come a Roma – si segnala qualche caso di infezioni della pelle, oltre alla difficile condizione psicologica di molti dopo i traumi subiti. Ad accogliere i migranti ci sono la Croce Rossa, volontari e personale del Comune che forniscono beni di prima necessità, acqua e cibo. L’emergenza ha scatenato una dura reazione degli amministratori lombardi. «Ferrovieri aggrediti e bivacco immigrati. Renzi, oggi a Milano, faccia un giro in Stazione Centrale. Vedrà le conseguenze dell’inerzia del suo Governo», ha tuonato su Twitter Mario Mantovani, assessore alla Salute della Regione Lombardia.

MIGRANTI, PAPA PREOCCUPATO PER I DETENUTI IN AEROPORTO –

Il Papa intanto, nell’udienza che ha concesso ai partecipanti ad un seminario dei cappellani cattolici dell’aviazione civile e dei membri delle Cappellanie Aeroportuali, ha espresso preoccupazione per i profughi detenuti in aeroporto. Gli aeroporti – ha detto il Pontefice – sono dei «particolari luoghi di ‘frontiera’», dove deve esserci «spazio per trovare e praticare amore e dialogo, che alimentano la fraternità tra le persone e preservano un clima sociale pacifico». Francesco ha dunque ricordato le tante «situazioni tragiche» delle persone che passano per gli aeroporti, dai migranti senza documenti alle vittime di dirottamenti. «L’aeroporto – ha riflettuto il Papa – è luogo di incontro di tante persone che viaggiano, per lavoro, per turismo, per altre necessità; vi transitano migranti e rifugiati, bambini e anziani, persone che hanno bisogno di cure e attenzioni speciali. E poi ci sono le persone che lavorano lì, ogni giorno, con le loro situazioni personali e professionali. Vi è anche il preoccupante numero di passeggeri senza documenti – spesso rifugiati e richiedenti asilo -, che sono detenuti nei locali aeroportuali per brevi o lunghi periodi, a volte senza adeguata assistenza umana e spirituale».

(Foto: Ansa / Angelo Carconi)

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