Migranti, i bambini continuano a morire anche dopo Aylan

Migranti

, altri 5 bambini sono morti nel Mar Egeo. L’afflusso di imbarcazioni che partono dalla Turchia per trasportare siriani, afgani e altre persone in arrivo da Medio Oriente e Asia non si ferma, e le tragedie del mare purtroppo non cennano ad arrestarsi. Nel 2015 il maggior numero di morti tra i migranti in mare si concentra i più piccoli.

MIGRANTI MORTI

– Una decina di migranti sono morti nella giornata di mercoledì 28 ottobre 2015 nel Mar Egeo, tra la Turchia e la Grecia. Vicino alla parte orientale dell’isola di Lesbo si è rovesciata un’imbarcazione, e i guardia coste ellenici sono riusciti a salvare circa 250 persone. Tre migranti sono però morti, tra cui un bambino. Altri tre giovanissimi sono scomparsi in un altro incidente accaduto in precedenza vicino all’isola di Samos, e un’altra bambina è annegata nel freddo Egeo in vicinanza dell’isolotto di Agathonisi. Decessi che ricordano come sia senza soste la strage dei migranti, in particolar modo di giovanissima età, nel tratto di mare attualmente più solcato dalle imbarcazioni che trasportano i richiedenti asilo. Da ormai diversi mesi la pressione migratoria si è spostata dalla Libia alla Turchia, in coincidenza con l’imponente esodo di persone partito dalla Siria a partire dalla primavera 2015. La Grecia è stata letteralmente travolta da quest’ondata di persone, che pagano diverse centinaia di dollari per percorrere i pochi chilometri di mare che separano le coste turche dai confini dell’Unione Europea.

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MIGRANTI IN ARRIVO

– Le stime sono provvisorie ma secondo i calcoli dell’agenzia di stampa AFP nel corso di ottobre sono morte 39 persone nelle acque greche. Il caso più noto di questa strage silenziosa, occorso diverse settimane fa, riguarda la scomparsa di Aylan Kurdi, il bambino curdo trovato cadavere su una spiaggia turca dopo esser caduto nell’Egeo da una barca diretta verso l’isola greca di Kos. Aylan era uno dei 560 mila migranti che dall’inizio del 2015 hanno attraversato il mare che collega la Turchia alla Grecia per raggiungere l’Europa. Il dato, stimato dallo IOM, si estende a circa 700 mila comprendendo anche i migrati arrivati in Italia e Malta dalla Libia, e nelle enclavi spagnole di Ceuta e Melilla, la rotta di gran lunga meno trafficata. Il calcolo complessivo dei migranti morti in mare supera le 3200 persone decedute, la maggior parte di loro bambini.

Photo credit: ANGELOS TZORTZINIS/AFP/Getty Images

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