I medici ciarlatani che curano i tumori con piante e inconscio

14/09/2016 di Redazione

Secondo diverse indagini riportate dal Corriere della Sera di mercoledì 14 settembre il 20% degli italiani cerca cure alternative rispetto alla chemioterapia per combattere contro il tumore. I casi di medici che propongo ai pazienti metodi assurdi, come cure a base di carbonato di sodio, vitamine o suggestioni sono numerose e allarmanti. La testata diretta da Luciano Fontana dedica un approfondimento al tema.

IL NO ALLA CHEMIOTERAPIA

La recente morte di una ragazza di Padova deceduta per una leucemia anche per il no dei genitori alla chemioterapia ha evidenziato ancora una volta quanto sia diffusa in Italia lo scetticismo verso le cure tradizionali. Il favore goduto da terapie senza alcuna base scientifica è allarmante. Da ormai molti anni si susseguono casi di cronaca su questo tema, con radiazioni dall’albo dei medici, giustamente definiti ciarlatani da un editoriale di Pierluigi Battista, come il dottor Tullio Simoncini che curava il cancro con infusioni di bicarbonato di sodio. Roberta Chervesani, presidente della Federazione nazionale ordine dei medici, rimarca al Corriere della Sera come chi proponga cure alternative a pazienti che potrebbero salvarsi con terapie efficaci siano imbonitori, ciarlatani, delinquenti.

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METODO HAMER E METODO GERSON

Il metodo Hamer seguito dai genitori di Eleonora Bottaro ritiene che le malattie siano provocate da traumi psicologici: le terapie antitumorali si basano sulla vitamica C in alternativa alla chemio. Una follia paragonabile al metodo Gerson, descritto dal dottor Giuseppe Nacci sul Corriere di oggi. Secondo questo medico il modo migliore per curare il cancro è l’utilizzo delle vitamine estratte dalle piante, capaci di indurre l’apoptosi delle cellule tumorali. Al Corriere Nacci rimarca che con il metodo Gerson guarisca il 30% dei malati, contro il 2% di chi si sottopone alla chemioterapia. Statistiche inventate, a cui però il medico, già sospeso due volte dall’Ordine, non risponde, minimizzando il suo lavoro come quello di un semplice consulente per altri dottori.

GABRIELA MEREU

Nella sua inchiesta sulle cure alternative contro il cancro il Corriere prova a intervistare anche Gabriella Mereu, dottoressa che definisce la chemioterapia veleno mortale. La dottoressa sarda ha conquistato una grande fame rimarcando la natura psicologica dei tumori, in modo simile al metodo Hamer. In un convegno recente a Mestre a cui ha partecipato anche una giornalista del Corriere, Giusi Fasano, centinaia di persone sono accorse ad ascoltarla, per comprare i suoi libri, iscriversi ai suoi seminari da 50 euro e comprare riveste sui fiori di Bach, uno dei metodi proposti per il contrasto al tumore.

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