I più assurdi tweet di Maurizio Pistocchi dall’inizio del campionato

22/08/2017 di Redazione

Maurizio Pistocchi è un giornalista sportivo di Mediaset da moltissimi anni. Arrivato sulle TV di Silvio Berlusconi negli anni ottanta, Pistocchi è diventato piuttosto famoso prima come moviolista e poi come opinionista. In questa stagione il giornalista romagnolo è rimasto in panchina: non commenterà più le partite sui programmi di Mediaset Premium, anche se continua a lavorare nelle redazioni televisive sportive.

MAURIZIO PISTOCCHI DERAGLIA SU TWITTER

Da diverse settimane su Twitter Maurizio Pistocchi è sempre più polemico, in particolare contro la Juventus, la società che secondo diverse indiscrezioni avrebbe chiesto un suo contenimento dopo i numerosi attacchi lanciati contro la squadra bianconera. La prima giornata di campionato appena trascorsa appare esser stata un momento molto difficile per il giornalista. Pistocchi si è scatenato su Twitter, il social media che usa in modo quasi ossessivo. In questi giorni, dopo aver lanciato una polemica contro il mancato utilizzo del Var per un presunto fallo di mano sul secondo gol di Paulo Dybala in Juve-Cagliari – le immagini non chiariscano, anche se forse il tocco è irregolare – il giornalista si è scagliato contro tutto e tutti, anche superando la soglia del ridicolo. Pistocchi ha risposto in modo polemico a un tweet di Paolo Bargiggia, che però ha preferito glissare.

PISTOCCHI CONTRO TUTTI SU TWITTER

Il direttore di Videonews Claudio Brachino ha però criticato duramente il suo collega per i tweet contro Tiki Taka, la trasmissione di Pierluigi Pardo che Pistocchi ha rimarcato di non guardare visto che mostra le gambe delle donne. Oltre a questi scontri, curiosi considerando che si tratta di colleghi, Pistocchi ha davvero battuto se stesso quando ha rimproverato al fake di Pavel Nedved di leccare il presidente Agnelli (ironizzare su un profilo fake è anche peggio). Ancora più imbarazzante è stato il suo rimprovero di mancanza di etica sportiva a Marco Fichera, schermidore noto per aver deliberatamente perso una partita correggendo una decisione di un arbitro a suo favore. Un fatto evidententemente ignorato dal giornalista.

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