Mattia Dell’Aglio, uno o più indagati per la morte del nuotatore 24enne

Ci sarebbero uno o più indagati per la morte del nuotatore 24enne Mattia Dell’Aglio. Il giovane di Reggio Emilia, ex nazionale italiano che aveva partecipato alle Universiadi di Corea nel 2015, era stato trovato morto in una stanza adibita a palestra mentre si stava allenando domenica scorsa. Probabile che all’origine della sua morte ci sia un malore, ma per la giornata di giovedì è prevista una autopsia sul corpo che chiarirà meglio le dinamiche del decesso.

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MATTIA DELL’AGLIO INDAGATI PER LA SUA MORTE

In modo particolare, si cercherà di capire se il giovane abbia assunto farmaci prima di allenarsi e il suo stato di salute prima della morte. Per ora, la procura di Modena che sta indagando sull’episodio lascia trapelare che potrebbero essere individuati alcuni responsabili di omicidio colposo. Ma, per il momento, il riserbo sui nomi è assoluto.

MATTIA DELL’AGLIO INDAGATI, I DUBBI SULLA STRUTTURA DOVE SI ALLENAVA

Nel mirino degli investigatori c’è anche il luogo dove è avvenuto il decesso. Infatti, contrariamente a quanto trapelato fino a questo momento, non si tratta di una palestra attrezzata, ma semplicemente di una stanza adibita a tale scopo, di proprietà dei vigili del fuoco e concessa provvisoriamente ad alcune associazioni. «Questa stanza attrezzata a sala macchine – dicono dalla procura -, è priva di docce e aria condizionata, era in uso per un numero limitato di persone che vi accedevano con una chiave detenuta dal bar».

 

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