Matteo Renzi abbandonato da Vip come Benigni o Jovanotti alle primarie PD

26/04/2017 di Redazione

Matteo Renzi è abbandonato da diversi Vip che in passato l’hanno sostenuto durante il suo percorso politico di ascesa alla guida del PD e dell’Italia. Una fuga dall’ex presidente del Consiglio, sul punto di tornare segretario del primo partito in Parlamento, anche se ormai stabilmente dietro al M5S nei sondaggi ( e terzo rispetto al centrodestra unito), che a Renzi in realtà non dispiace. Dopo la netta sconfitta al referendum costituzionale Matteo Renzi ha deciso di modificare sensibilmente la sua immagine, abbandonando la vicinanza ai potenti e ai personaggi famosi che secondo il suo entourage avrebbe amplificato l’ostilità anti establishment verso di lui. Per questo motivo, a differenza che in altre campagne elettorali, non solo l’ex presidente del Consiglio non appare costantemente in TV, da cui è scomparso, ma non ci saranno neppure gli appelli di artisti oppure esponenti della cultura e dell’economia italiana in suo favore. Lo rimarca un pezzo di Repubblica di oggi, che evidenzia come sostanzialmente nessun Vip, neppure di quelli che erano andati a parlare alla Leopolda, si si schierato con Matteo Renzi prima delle primarie del Partito Democratico. Jovanotti, che l’aveva appoggiato anche nella sfida persa contro Bersani alle primarie del centrosinistra del 2012, tace. Roberto Benigni, che si era schierato tra molte polemiche per il sì al referendum costituzionale, si astiene da ogni commento politico in vista delle primarie. Stupisce che i candidati contrapposti a Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano, abbiano raccolto più appoggi rispetto al loro avversario tra i cosiddetti Vip, nonostante la loro, praticamente sicura, sconfitta. Il ministro della Giustizia è appoggiato da personaggi TV di sinistra come Dario Vergassola e Gad Lerner, così come dall’olimpionico di scherma Salvatore Sanzo. Emiliano ha strappato l’appoggio del cantante Al Bano, celebrità assoluta nella sua Puglia così come nel resto d’Italia, tradizionalmente vicino al centrodestra. Foto copertina: ANSA/ MAURIZIO DEGL’INNOCENTI

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