Renzi mette il veto al bilancio Ue per svegliare l’Europa dopo Brexit e Trump

16/11/2016 di Redazione

Sulla revisione del bilancio Ue l’Italia metterà il veto. Lo ha deciso il presidente del Consiglio Matteo Renzi per porre pressione sugli altri Stati membri, e aumentare le spese per la gestione delle emergenze, come immigrazione e terremoti. Una scelta rischiosa, che mira a produrre una svolta politica nell’Ue che non reagisce secondo il Governo italiano alle scosse provocate dalla Brexit e dalla vittoria di Donald Trump.

IL VETO DELL’ITALIA SUL BILANCIO UE

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi spiega al Corriere della Sera la strategia del Governo sul bilancio dell’Ue.

L’Italia ha appoggiato, e appoggia ancora adesso, la proposta iniziale della commissione. Il nostro no è ai tre tentativi di compromesso messi sul tavolo dalla presidenza slovacca. L’ultimo, in particolare, ha peggiorato le cose e noi non lo accettiamo. Sono stati tagliati i fondi aggiuntivi per le politiche che noi riteniamo prioritarie. E che anche l’Europa considera strategiche, ma evidentemente solo a parole: crescita, sicurezza, immigrazione, lavoro, giovani.

Gozi critica in particolar modo la riduzione del bilancio, così come il dimezzamento dei fondi per Erasmus e fondo per le piccole imprese, così come la riduzione della flessibilità per la gestione delle crisi, come flussi migratori imprevisti o terremoti.

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L’ITALIA VUOLE SVEGLIARE L’UE DOPO BREXIT E TRUMP

In caso di mancata approvazione della revisione annuale il bilancio UE rimarrà lo stesso dell’anno precedente. Di conseguenza, si perderebbero anche le risorse aggiuntive previste dall’attuale bozza in discussione. Una strategia rischiosa, come ammette Gozi, che però serve per scuotere l’Ue.

E poi dei rischi dobbiamo cominciare a prenderceli se vogliamo che l’Europa si dia una svegliata. C’è stata la Brexit, c’è stata l’elezione di Trump, ma Bruxelles continua a far finta di nulla. Non possiamo accettare compromessi al ribasso, altrimenti l’Unione Europea si condanna da sola al fallimento. Serve più coraggio

Gozi smentisce che l’azione del Governo italiano dipenda dal referendum, e rimarca come l’Italia spinga perché l’Europa torni a esser grande facendo grandi cose.

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