Il poliziotto che si è finto accoltellato alla Diaz multato con 47 euro

08/07/2016 di Redazione

L’agente che si è finto accoltellato dopo le violenze alla scuola Diaz è stato multato con soli 47 euro, una sanzione che corrisponde a una giornata del suo stipendio. La multa è stata decisa dalla polizia, che ha dovuto aprire un procedimento disciplinare a causa della sua condanna a 3 anni per falsa testimonianza.

LA MULTA LIGHT PER IL POLIZIOTTO CHE AVEVA MENTITO SULLA DIAZ

Due giornali di venerdì 8 luglio 2016, Il Fatto Quotidiano e Secolo XIX, raccontano una nuova vicenda che riguarda il G8 di Genova. Ferruccio Sansa ha spiegato come Massimo Nucera, l’agente di polizia che aveva accusato i manifestanti della scuola Diaz di averlo accoltellato, sia stato multato con soli 47 euro, una cifra equivalente a una giornata di stipendio, per la sua falsa testimonianza. La polizia di Stato l’ha sanzionato in relazione alla condanna per falsa testimonianza inflitta a Nucera in merito alle sue dichiarazioni dopo l’intervento degli agenti alla scuola Diaz di Genova. La prima multa  al poliziotto seguita al procedimento disciplinare era stata pari a un mese di sospensione. Sanzione già controversa, visto che nelle motivazioni si rimarcava il comportamento colposo dell’agente, una valutazione che proteggeva Massimo Nucera da sanzioni ben più gravi, come eventuali destituzioni imposte da comportamenti dolosi.

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RIDUZIONE PER MASSIMO NUCERA

Massimo Nucera ha però fatto ricorso contro la sanzione, e il Consiglio disciplinare nazionale ha ridotto sensibilmente la multa. L’agente è stato così condannato a una sospensione di un solo giorno dalle sue attività, equivalente a un giorno di paga in meno. Una decisione, firmata dall’allora capo della polizia, Alessandro Pansa, che sposava in pieno la linea già tracciata dalla precedente commissione disciplinare. Nonostante la condanna della magistratura, non ancora definitiva visto che non si è arrivati al terzo grado di giudizio, la polizia ha preferito salvaguardare del tutto o quasi il suo agente. Una scelta che ripropone gli interrogativi sul caso del G8, in particolare l’intervento nella scuola Diaz.

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