Maria Elena Boschi e le cinque imitazioni «sessiste» che non ricordi

Dalla stroncatura di Laura Boldrini, alle accuse di «doppia morale» alla sinistra. Se la presidente della Camera dei deputati ha bocciato come «sessista» la satira realizzata a Ballarò da Virginia Raffaele nelle vesti della ministra Maria Elena Boschi, non è mancato chi ha contestato il silenzio della terza carica dello Stato quando a finire “vittime” della parodia erano state esponenti di centro-destra, come Nicole Minetti e Francesca Pascale. Sempre imitati dalla stessa comica e attrice. Ma non solo: altri hanno anche accusato Le Iene, dopo il servizio realizzato da Enrico Lucci nel giorno del giuramento del governo Renzi. Sui social diversi commentatori hanno bollato come «più grave», rispetto all’imitazione della Raffaele, il trattamento riservato a Maria Elena Boschi, neo ministro per le Riforme, dall’inviato della trasmissione  di Italia Uno.

ballarò virginia raffaele maria elena boschi 1

VIRGINIA RAFFAELE E L’IMITAZIONE DISCUSSA DI MARIA ELENA BOSCHI – Il primo a protestare era stato il deputato dem Michele Anzaldi (segretario della commissione di Vigilanza Rai) che si era rivolto direttamente alla presidente di Viale Mazzini Anna Maria Tarantola, auspicando un suo intervento: «Ho ritenuto mio dovere, oltreché diritto, rivolgermi a lei per chiederle se ritenga questa esibizione una forma di servizio pubblico», aveva “denunciato”. Dichiarazioni che avevano richiamato alla memoria i “bavagli” alla libertà di satira e critica durante i governi Berlusconi, con il noto “editto bulgaro” contro Enzio Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi, di fatto cacciati dall’ex premier dalle reti del servizio pubblico. Nonostante la stessa ministra Boschi avesse cercato di minimizzare il caso via Twitter («Un’imitatrice straordinaria. A me piace molto. Ci ho riso sopra»), ieri è stata la presidente della Camera Laura Boldrini a rilanciare da “In mezz’ora” la polemica. «Ci sono tanti modi per fare satira, ma quando si cede al sessismo diventa qualcos’altro», ha attaccato Boldrini, rispondendo a una domanda sulle accuse di Michele Anzaldi sull’imitazione di Boschi realizzata da Virginia Raffaele. Tra i social network la presidente della Camera è stata accusata di “doppiopesismo”, per il suo silenzio su altre imitazioni, legate a personaggi del mondo del centrodestra. Come nel caso della fidanzata di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale, a sua volta oggetto di parodio soltanto una decina di giorni fa. «Non l’ho vista, ma se aveva gli stessi accenti sessisti mi sarebbe dispiaciuto», ha replicato in diretta Boldrini.


Videocredit: Rai.tv

LE ALTRE IMITAZIONI DISCUSSE – Boldrini è stata contestato anche per aver evocato il sessismo per l’imitazione di Virginia Raffaele:

 

E non pochi hanno attaccato «la sinistra della doppia morale», silenziosa quando ad essere oggetto di parodia sono “berluscones” e deputate di centrodestra. Da Francesca Pascale, a Maria Stella Gelmini, passando per Nicole Minetti e Mara Carfagna: queste sono state le imitazioni che già in passato avevano sollevato diverse critiche. Nel caso di Francesca Pascale, a fine febbraio era stata la stessa Virginia Raffaele a realizzare la sua imitazione.

Ma la parodia più discussa fu quella realizzata dalla stessa Raffaele a “Quelli che il calcio”, nell’aprile dello scorso anno. In quel caso fu il Pdl a protestare, con Daniela Santanché e Micaela Biancofiore che auspicarono a loro volta un intervento della Vigilanza Rai. «La trovo razzista perché assimila a torto il concetto di sguaiatezza e smodatezza a quello di napoletaneità», denunciò la deputata. Per poi aggiungere: «Quando si riduce a simili caratteristiche una persona e un’intera cittadinanza, allora si da una pessima prova di comicità». Non fu la sola: «L’imitazione di Quelli che il calcio non fa onore alle donne», aggiunse Santanché. Parlamentari a loro volta silenziose sul rispetto delle donne quando il loro leader, Silvio Berlusconi, diventò simbolo del “bunga bunga” in Italia e all’estero, per le “serate eleganti” di Arcore.

Anche altre imitazioni sollevarono non poche critiche, tra accuse di sessismo e razzismo. Con la politica sempre “pronta” a invocare possibili censure. Altro che libertà di satira. Da Caterina Guzzanti in versione Mariastella Gelmini, a Nicole Minetti (sempre imitata dalla Raffaele). E come dimenticare la parodia di Gabriella Germani alias Mara Carfagna. Ecco tutte le altre imitazioni più celebri.

Polemiche recenti hanno coinvolto anche Le Iene, per il servizio realizzato da Enrico Lucci nel giorno del giuramento del governo Renzi. Ieri non pochi commentatori sui social hanno bollato come «più grave», rispetto all’imitazione della Raffaele, il trattamento riservato dall’inviato di Italia Uno alla stessa Maria Elena Boschi. «Però te posso fa’ i miei complimenti? Sei una stra-fi-ga!», aveva affermato Lucci nel servizio. Attirandosi, a sua volta, accuse di sessismo nei confronti della neo ministra.

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