Mare vietato a Sorrento, troppa “materia fecale” in mare

Il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo ha dovuto firmare ieri un’ordinanza che vieta di fare il bagno tra Marina Piccola e la Villa Pompeiana, in pratica il tratto di costa degli stabilimenti balneari. Ordinanza che si aggiunge al divieto già in atto da giugno a Marina Grande. Lo riporta Il Fatto Quotidiano

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UN MARE DI M.. DAVANTI A SORRENTO –

Già l’11 agosto la situazione appariva drammatica nelle foto diffuse da abitanti e turisti sui social network, nelle quali si vedeva netto l’inquinamento dovuto a quelli che lo stesso sindaco definirà nell’ordinanza del 18: «consistenti sversamenti di materia fecale». Troppi turisti e troppa pioggia per il sistema fognario locale, che ancora una volta ha dovuto essere aperto verso il mare per evitare conseguenze peggiori, come zampilli e tracimazioni, insopportabili nel centro abitato. Inutile così il depuratore di Marina Grande e grande il rischio sanitario per i bagnanti, per non dire dell’ambiente, periodicamente invaso dai liquami.

UN BRUTTO COLPO PER IL TURISMO –

Un disastro per una costa dalla nomea romantica e leggendaria, con turisti e clienti degli alberghi di lusso ad affacciarsi su un mare proibito e sgradevolmente colorato di un esplicito marrone, che lascia poco spazio a fantasia e romanticismi.

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ANCHE NEI PAESI VICINI VA MALE –

Secondo i numerosi esposti del Wwf il problema va fatto risalire alla inefficiente gestione del ciclo integrato delle acque, affidato alla società pubblico-privata Gori, ma non va meglio nei comuni vicini. A Sant’Agnello, il 14 agosto il sindaco vietato la balneazione nel golfo del Pecoriello. A rischio anche l’area di Puolo, tra Sorrento e Massa Lubrense: le analisi Arpac di metà agosto avrebbero evidenziato presenze di batteri oltre la norma.

 

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