«Lo strano rapporto tra Marra e Travaglio spacca il Fatto e allontana Santoro»

Come mai il direttore del Fatto Quotidiano ha difeso il controverso Raffaele Marra, la nomina più discussa di Virginia Raggi fino all’arresto per un caso di presunta corruzione? Una domanda che si pone il Giornale di Alessandro Sallusti, che rimarca come la vicinanza di Travaglio a Marra abbia spaccato il Fatto Quotidiano, e allontanato ancora una volta Michele Santoro dal giornalista che ha ospitato per diversi anni come opinionista di punta delle sue trasmissioni.

MARCO TRAVAGLIO E LA STRANA DIFESA DI RAFFAELE MARRA

Marco Travaglio ha difeso Raffaele Marra prima dell’arresto del dirigente del comune di Roma per un caso di presunta corruzione verificatasi nel 2013. Marra è stato una delle figure chiave dell’amministrazione Raggi: appena arrivata al potere il sindaco di Roma del M5S l’ha scelto come suo uomo di fiducia, nominandolo vicecapo di gabinetto e poi promuovendolo capo del personale dopo l’annullamento della precedente indicazione. Travaglio aveva intervistato Marra per il Fatto, e in diverse occasioni, prima del suo arresto, aveva evidenziato le eccessive critiche verso una nomina di quello che era sostanzialmente un tecnico stimato da Raggi per le sue competenze sulla macchina comunale di Roma.

LA DIFESA DI MARRA SPACCA IL FATTO QUOTIDIANO

Il Giornale di oggi rimarca come lo strano rapporto tra Marco Travaglio e Raffaele Marra abbia causato una rara spaccatura all’interno del Fatto Quotidiano. Il direttore precedente della testata, Antonio Padellaro, ha firmato un editoriale dopo l’arresto rimproverando il M5S per non aver riconosciuto il un virus Marra. Peter Gomez, direttore di Fattoquotidiano.it, ha invece chiesto le dimissioni di Raggi per il caso Marra. Anche Michele Santoro è stato particolarmente critico verso Travaglio, per quanto in modo velato.

Il mio amico Travaglio considera Marra un tecnico indipendente. Non mi pare la definizione più calzante.

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