Il signor Hood: la canzone che De Gregori aveva scritto per Marco Pannella

19/05/2016 di Redazione

Marco Pannella morto oggi dopo una lunga malattia, è stato anche il protagonista di una canzone scritta per lui da Francesco De Gregori. Quella canzone è Il signor Hood, ed è contenuta nell’album Rimmel, pubblicato da De Gregori nel 1975.

MARCO PANNELLA E LA CANZONE DI GREGORI

Il signor Hood, la canzone che Francesco De Gregori ha scritto per Marco Pannella, era accompagnata da una dedica: «A M. con autonomia», dove M. era ovviamente l’iniziale di Marco. Nel settembre 2001, Francesco De Gregori fu intervistato da Corradino Mineo, che chiedeva al cantautore la propria opinione sullo sciopero della fame e della sete allora condotto da Marco Pannella contro il sovraffollamento delle carceri. In quell’occasione De Gregori aveva espresso parole di grande affetto per Marco Pannella, che descriveva come «una delle persone che amava di più», pur dichiarando di non votare per i Radicali. Francesco De Gregori aveva anche spiegato l’origine de Il signor Hood e di quella dedica: «A M. con autonomia, perché questo affetto e questa stima ci sono sempre stati, però già allora rivendicavo questa autonomia. Non tanto da Marco, ma forse, fin da allora, dalla politica». De Gregori aveva anche detto di essere preoccupato per i rischi per la salute di Pannella a causa dei suoi ripetuti scioperi della fame e della sete «per portare avanti le battaglie che conduce con un grande amore per il prossimo».

Amnistia, divorzio e droghe leggere: tutte le battaglie di Marco Pannella | Foto

MARCO PANNELLA DE GREGORI E IL SIGNOR HOOD

Questo il testo de Il signor Hood, la canzone che Francesco De Gregori ha dedicato a Marco Pannella:

Il signor Hood era un galantuomo,
sempre ispirato dal sole,
con due pistole caricate a salve
e un canestro di parole,
con due pistole caricate a salve
e un canestro pieno di parole.
E che fosse un bandito negare non si può,
però non era il solo,
e che fosse un bandito negare non si può.
E sulla strada di Pescara venne assalito dai parenti ingordi
e scaricò le sue pistole in aria
e regalò le sue parole ai sordi
e scaricò le sue pistole in aria
e regalò le sue parole ai sordi.
E qualcuno ha pensato che forse è morto lì
però non era vero,
e qualcuno ha pensato che forse è morto lì.
E adesso anche quando piove,
lo vedi sempre con le spalle al sole,
con un canestro di parole nuove calpestare
nuove aiuole,
con un canestro di parole nuove calpestare
nuove aiuole.
E tutti lo chiamavano Signor Hood
ma il suo vero nome era spina di pesce,
e tutti lo chiamavano Signor Hood.

(Photocredit copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

 

Share this article