Marc Hollogne – Marciel a Sanremo 2016

Marc Hollogne è un nome (quasi) sconosciuto solo per chi, in Italia, non ama mettere il naso fuori dalle solite consorterie, dai consueti modi di fare spettacolo. Geniale artista belga, rapisce le platee di tutto il mondo con Marciel, il suo personaggio tra il mimo Marcel Marceau (di cui è citazione evidente) e Chaplin, all’interno di spettacoli di “Cinema-Teatro” che sono unici, un format che utilizza esclusivamente lui, interagendo costantemente con immagini della Settima Arte, appunto, come se tra esse e la sua interpretazione non vi fosse soluzione di continuità.

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Molto conosciuto per “L’illuminé”, 44° spettacolo della sua carriera lunghissima, che festeggio il trentennale della sua produzione creativa, al cinema lo abbiamo visto in Hasard ou coincidences di Claude Lelouch e in Redemption di Michael Winterbottom.

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A Sanremo arriva anche per il suo talento canoro: ha inciso un centinaio di pezzi, che fanno parte integrante del suo repertorio, e ha partecipato al tributo per gli 80 anni di Claude Trenet. Ma porta soprattutto lo spettacolo pensato appositamente per il nostro paese e incentrato sull’universo della televisione trash nostrana “Marciel in Italia: i colori della vita”. Protagonista è Angela Delfini, ragazza stufa di rimanere imprigionata con la propria famiglia in un film muto in bianco e nero in cui l’unica fonte di colori è la televisione. Sarà proprio Marciel, il pianista che accompagna il film muto, a farle scoprire “i colori della vita”.

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