Manlio Di Stefano e la storia della lista antisemita su Facebook

07/05/2017 di Redazione

Update 08 maggio 2017 :  Il deputato Manlio Di Stefano, in seguito alle polemiche per il commento antisemita di un suo follower su Facebook, ha dichiarato:

“Nelle ultime ore si è innescata una vile strumentalizzazione nei miei confronti riguardo a un post pubblicato sul mio profilo Fb. Un post che faceva riferimento al silenzio del governo italiano Di fronte alla risoluzione UNESCO denominata ‘Palestina occupata’. Una posizione legittima, Di natura politica, che nulla ha a che con fare con l’antisemitismo, un sentimento Di odio che condanno fortemente. Proprio in queste ore sto infatti provvedendo a bloccare quegli utenti che si sono resi responsabili Di alcuni insulti, sia nei confronti della comunità ebraica sia verso quella palestinese. Insulti che non ci appartengono e da cui il sottoscritto e il M5S tutto prendono le distanze”

Cosa è successo? Qui vi spieghiamo tutta la storia…

Sulla bacheca del deputato M5S Manlio di Stefano, tra i commenti, sono rispuntate le liste antisemite stile Stormfront. Ma il grillino, inizialmente, non ha cancellato nulla.

MANLIO DI STEFANO E LA LISTA ANTISEMITA

La lista in questione si chiama: «Influenza sionista nei media italiani» e conta nomi e cognomi come Roberto Saviano, Paolo Mieli, Enrico Mentana, Gad Lerner.

Riporta il Corriere della Sera:

Il commento, postato sulla pagina Facebook di Di Stefano da Giancarlo, riprende un elenco che già finì al centro delle polemiche, quella «lista di proscrizione» sulla quale la Procura, nel dicembre 2015, aprì un fascicolo per minacce e diffamazione, con l’aggravante dell’odio razziale. «Non modero i commenti, il dibattito è aperto sulla mia pagina Facebook», commenta il parlamentare, che ha avuto un ruolo di primo piano nella tesura del programma esteri del Movimento. Neanche se compaiono nomi e cognomi in una «black list»? «Chi scrive se ne assume la piena responsabilità». In ogni caso, non sarà cancellato: «Non cancello i commenti. Non lo faccio mai»

Solo dopo alcune polemiche sollevate in rete il deputato è intervenuto tra i commenti. «Giancarlo – ha detto Di Stefano –  in questa pagina sei pregato di non fare liste di persone a te sgradite senza alcuna colpa reale. In questo pezzo si parla di azioni politiche dello Governo israeliano e dei rapporti col Governo italiano, non di altro».

 

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