Il caso del manifesto pieno di errori fatto stampare dall’amministrazione M5S di Porto Empedocle per Camilleri

20/07/2019 di Redazione

Lo guardi e pensi: «non può essere vero». Invece, con l’analisi degli elementi in gioco, qualche ricerca e un contatto di conferma, si viene smentiti. Quella del manifesto per Andrea Camilleri fatto stampare dall’amministrazione locale del Movimento 5 Stelle con ben tre errori gravi di grammatica è una storia vera.

Manifesto Camilleri con errori a Porto Empedocle

I manifesti funebri listati a lutto, che comunicano l’intenzione della città di dichiarare il lutto cittadino nel giorno dei funerali del maestro inventore del commissario Montalbano, avevano l’intenzione di omaggiare un figlio di quella terra. Andrea Camilleri, infatti, era nato a Porto Empedocle e, dopo 93 anni, aveva ancora un ricordo meraviglioso del luogo delle sue origini.

Tuttavia, il testo del manifesto – almeno nella sua prima versione – contiene ben tre errori gravi: «È partito, si e separato da suoi cari, dalla sua «Marina», ma lascia una grande Eredità: le sue grandi riflessioni sulla vita, ma anche sulla morte, i suoi romanzi, colmi di sicinialità, la sua instancabile voce; Eredità che i marinisi tramanderanno ai propri figli, perché ne facciano tesoro e crescano fieri di vivere nella terra che di Nenè Camilleri. Firmato: il Sindaco e l’Amministrazione Comunale».

Ovviamente, manca un accento sulla di si è separato, c’è un errore nella grafia di sicilianità e viene posto un accento in più sul passato remoto fu. A quanto pare, dopo l’affissione di questa prima versione, il manifesto è stato rifatto altre due volte, con la frase corretta. Tuttavia, la prima versione è stata fotografata e sta circolando insistentemente sui social network.

La reazione della sindaca e del tipografo sul manifesto Camilleri

«Sono indignata, è un’operazione per buttare fango su Porto Empedocle e in un momento tanto delicato di dolore per la mia città, per la nazione e l’umanità tutta – ha commentato il sindaco Ida Carmina – c’è una campagna denigratoria in atto ma non potrà scalfire l’immagine di Porto Empedocle e di quello che questa città è stata per Camilleri. Sono stati errori tipografici e mi dicono che il tipografo, fortemente turbato, non è riuscito a controllare la bozza del manifesto. Stigmatizzo questa macchina del fango ad opera di leoni di tastiera e avrò modo di valutare un’azione giudiziaria. È un’operazione veramente meschina».

Del resto, il manifesto circolava in città. Tanto che è stato scelto anche per la fotografia con cui la sindaca Ida Carmina ha voluto omaggiare sui social network il maestro siciliano:

Tuttavia, il tipografo Bulone, autore della stampa – a cui era stata attribuità la responsabilità degli errori – rifiuta categoricamente la circostanza e in un’intervista al Corriere della Sera afferma: «Abbiamo semplicemente ribattuto la bozza inviataci dal funzionario comunale. Non solo. Prima di farli affiggere abbiamo inviato la nuova bozza tramite Whatsapp all’impiegata comunale che ci ha dato nuovamente l’ok, abbiamo i messaggi conservati sul telefono. Noi non abbiamo colpe. Avevo notato degli errori, ma mi sono sembrati insignificanti».

(FOTO: dall’account Facebook di Ida Carmina)

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