La mamma che diventa una porno diva per mantenere i figli

27/03/2017 di Redazione

Il servizio de “Le Iene” di domenica 26 marzo ha già fatto il giro del web. Al centro della storia c’è una donna 46enne che, con il volto coperto da una maschera, ha deciso di rispondere alle domande di un’articolata intervista ai microfoni della giornalista Roberta Rei. Ed è proprio la nota trasmissione televisiva ad indagare sulla bresciana che, per necessità, ha girato film a luci rosse in casa e si è vista togliere i figli.

«SE FACEVO UN PORNO AVREI GUADAGNATO SEI VOLTE TANTO»

«Un giorno, all’improvviso, mi contattarono chiedendomi se potevo mettere a disposizione la mia casa come location per un film hard: mi offrirono 300 euro. Se avessi partecipato alle riprese, però, sarei potuta arrivare a 1800. Essendo piena di debiti, accettai» racconta la diretta interessata. Poi apre una parentesi sulla complessa situazione di vita quotidiana: «Il mio ex marito non pagava quasi mai gli alimenti, avevo bollette e cartelle di Equitalia da pagare, così decisi di partecipare a quel film: eravamo due donne e quattro uomini. La sensazione fu tremenda: mi sentivo sporca e sfruttata, ma poi ho visto i soldi e ho pensato al bene dei miei figli».

«MI SEMBRA DI CONOSCERE QUELLA DONNA!»

Alcuni compaesani, guardando le scene del porno, si sono accorti della presenza ‘familiare’ ed hanno riferito quanto accaduto. Nella pellicola la 46enne interpreta un’insegnante che, in una scena girata fuori dalle mura domestiche, esce dalla scuola elementare del paese.

«INTOLLERABILI LE SCENE DI SESSO SUL DIVANO DEI MIEI FIGLI»

Venuto a conoscenza del film, il l’ex coniuge ha deciso di chiedere l’affidamento dei propri figli, rivalendo alle telecamere Mediaset: «Immaginavo facesse qualcosa del genere, che si prostituisse, ma quello che non potevo accettare era che venissero girate scene di sesso senza alcuna protezione sul divano dove si potevano addormentare i bambini».

LA SOLIDARIETA’ DELLE MAMME

Diffusasi la voce in paese, si sono sollevate diverse critiche sull’atteggiamento della donna. Al coro si dissociano le mamme della scuola, che comunque continuano a far sentire la propria stima: «Tra le tante, è assolutamente una delle migliori, si interessa al bene di tutti i bambini. Se è arrivata a fare tanto, vuol dire che aveva gravi problemi, ma qui in paese le voci girano e le storie vengono gonfiate. Abbiamo conosciuto una mamma premurosa, sempre presente nonostante il padre non ci fosse mai e, quando c’era, fosse estremamente violento con lei, anche davanti ai figli».

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