Addio al mago Zurlì, è morto Cino Tortorella

23/03/2017 di Redazione

È morto Cino Tortorella. L’ex mago Zurlì che per tanti anni ha legato il proprio volto e la propria attività allo ‘Zecchino d’Oro’ si è spento a Milano. A giugno avrebbe compiuto 90 anni. Autore e regista, era anche appassionato ed esperto di enogastronomia. È stato certamente uno dei personaggi più amati della televisione.

MORTO CINO TORTORELLA

Felice Tortorella, noto come Cino, era genovese di Ventimiglia. Nacque il 27 giugno del 1927. Si dedicò presto al teatro frequentando la Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, fondata da Giorgio Strehler. È nel 1956 che il suo volto viene legato al mago Zurlì, grazie ad una piece teatrale per per ragazzi dal titolo Zurlì, mago Lipperlì, dalla quale verrà tratta la sceneggiatura del suo primo programma televisivo ‘Zurlì, mago del giovedì’, andato in onda nel 1957.

 

 

È nel 1959 che Cino Tortorella concepisce e progetta la manifestazione canora dello ‘Zecchino d’Oro’, che va in onda da quello stesso anno. Tortorella ha condotto la trasmissione fino al 2008 (interpretando il mago fino al 1972). Nel 2002, in occasione della 45esima edizione, è entrato nel Guinness dei primati per aver presentato lo stesso spettacolo più a lungo di chiunque altro al mondo. Cino Tortorella è stato autore di ‘Telebigino’ (condotta da Roberto Vecchioni) dove il cantante aiutava i ragazzi che avevano problemi con i compiti a casa. Autore di ‘La luna nel pozzo’ con Domenico Modugno, ‘Bravo Bravissimo’ condotta da Mike Bongiorno.

Cino Tortorella ha collaborato con i più importanti settimanali per ragazzi fra i quali ‘Topolino’, ‘Il Corriere dei Piccoli’ e ‘Il Giornalino’. Ha poi diretto diretto il mensile ‘Sapori d’Italia’, collaborando per oltre dieci anni a ‘Grand Gourmet’. Dopo essere stato ricoverato per una ischemia nel 2009 ha fondato un’associazione, ‘Gli amici di Mago Zurlì’, allo scopo di proseguire la sua opera a favore dei bambini e di creare un osservatorio per il rispetto dei diritti dell’infanzia.

«Non riesco ancora a crederci. Cino è innanzitutto un mio amico. Ho tanti ricordi che mi legano a lui. Abbiamo fatto insieme tante edizioni de ‘Lo Zecchino d’oro’ su Raiuno. È stato un amico dei bambini e un punto di riferimento per la tv dei ragazzi, l’unico vero mago Zurlì della televisione italiana», ha detto il direttore di Rai Ragazzi, Massimo Liofredi.

Anche l’Antoniano «si stringe attorno alla famiglia di Cino Tortorella». Lo «vogliamo ricordare con la sua calzamaglia azzurra mentre sorride immerso tra i bambini». Il 60esimo Zecchino d’Oro, in programma in autunno, «sarà senz’altro occasione di ricordarlo nel modo migliore». «Ideatore – ha ricorda l’Antoniano – di una trasmissione che continua ad andare in onda dopo 60 anni, creando ogni anno un repertorio sempre più vasto di canzoni per l’infanzia, Cino fu anche promotore del Fiore della Solidarietà – oggi Cuore dello Zecchino d’Oro – progetto a sostegno dei più bisognosi che ogni edizione si accompagna al premio musicale, e che ancora oggi è attivo ogni giorno grazie al lavoro di Antoniano onlus».

 

(Foto: GIORGIO BENVENUTI / ANSA)

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