La bufala della magnitudo 6.2 del terremoto di Amatrice

26/08/2016 di Redazione

Magnitudo 6 terremoto Amatrice

«Tanti mi chiedono perché prendo così di petto gli avvelenatori del web: che male ti fanno? Fanno male a tutti, nel momento in cui un intero paese vive ore difficili. Prendiamo quello che è l’esempio più evidente, che tutti abbiamo incrociato: quell’enorme fesseria secondo cui l’intensità del terremoto sarebbe stata limata ad arte dal nostro istituto di geofisica per permettere allo stato di non pagare i danni. Avete presente, vero?». Sì, direttore Mentana, abbiamo presente. E come spiega bene nel suo post, è una bufala, sì. Una delle tante che purtroppo stanno invadendo il web in questi giorni post terremoto. Su Facebook, su Twitter e altri social si legge in forme varie: la magnitudo del terremoto che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto è 6.2 ma il dato diffuso dai media italiani è 6.0. Perché? “Sono andato a guardare la legge voluta da Monti per il terremoto dell’Emilia. Se un terremoto supera il 6.1 i danni li paga lo stato se non li supera li pagano gli enti locali…A voi le conclusioni!”. Niente di più sbagliato.

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Facciamo ordine:

1) Si fa riferimento al decreto legge del 15 maggio 2012 – quindi prima del terremoto in Emilia – con cui il governo guidato da Mario Monti ha riorganizzato la Protezione Civile. L’articolo 2 «al fine di consentire l’avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali» escludeva «l’intervento statale, anche parziale, per i danni subiti da fabbricati». L’articolo in questione è stato soppresso con la legge n.100 del 12 luglio 2012

2) I risarcimenti dei danni si calcolano sulla base dell’intensità dei terremoti, non della loro magnitudo: la prima viene calcolata sulla base della scala Mercalli, la seconda sulla base della scala Richter. Spiega l’Ingv: “La magnitudo Richter ML e la scala Mercalli-Cancani-Sieberg sono due misure estremamente diverse: la prima è ottenuta utilizzando i sismometri; la seconda è una classificazione degli effetti del terremoto su persone e cose. Sono misure non sempre correlabili; terremoti forti in zone disabitate o con edifici antisismici non causano danni e hanno quindi gradi bassi di intensità. Viceversa, piccoli terremoti in aree con costruzioni non adeguate possono provocare danni e determinare gradi alti di intensità”

3) Alcuni media, per lo più esteri, riportavano magnitudo superiore a 6 perché, spiega sempre l’Ingv, “sono molti e diversi tra loro i modi con cui la magnitudo è misurata a partire dai sismogrammi perché ogni metodo funziona solo su un intervallo limitato di magnitudo e di distanze epicentrali, oltre che con differenti tipi di sismometri”

Photocredit copertina ingvterremoti

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