Mafia Capitale, Massimo Carminati aveva un cinghiale in casa

Mafia Capitale, Massimo Carminati, boss della cupola politico-mafiosa romana, aveva nella casa che utilizzava a Sacrofano un cinghiale, oltre a due cani. E’ uno dei particolari più curiosi che emerge dagli atti delle indagini sul Mondo di Mezzo, il sistema mafioso romano che ha portato agli arresti oltre a Carminati il suo sodale e re delle cooperative sociali romane, Salvatore Buzzi. 

IL CINGHIALE DI CARMINATI – Scrive il Messaggero che nella casa affittata a Carminati da Marco Iannilli, anch’esso componente del sistema mafioso, vivevano “quattro cani e un cinghiale” che ora, affidati alle forze dell’ordine, dovranno trovare una nuova destinazione e “non si sa bene che fine faranno”. Ulteriore assurdità sta nel fatto che la casa, già sequestrata per precedenti vicende criminali, era stata affidata proprio a Carminati in qualità di custode giudiziale. Ai cani Carminati era affezionatissimo: le intercettazioni sono pieni di dialoghi fra lui e la sua compagna nelle quali l’ex terrorista si assicurava che gli animali fossero stati curati e cibati.

Share this article