Madre Teresa di Calcutta sarà santa

Madre Teresa di Calcutta sarà santa il 4 settembre 2016, nel giorno del suo compleanno e prima della chiusura della Porta Santa per il Giubileo della Misericordia: Papa Francesco ha dato il via libera alla certificazione del miracolo che consentirà la canonizzazione della religiosa di origine albanese. La notizia era lungamente attesa e anticipata anche da Monsignor Rino Fisichella, presidente del pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione e responsabile della Santa Sede per il Giubileo.

MADRE TERESA DI CALCUTTA SARÀ SANTA

Il Bollettino della Santa Sede ha ufficializzato oggi il miracolo, base della canonizzazione della suora premio Nobel per la Pace. Andrea Gagliarducci su Aci Stampa ricorda l’evento.

Il miracolo attribuito all’intercessione di Madre Teresa di Calcutta è avvenuta il 9 dicembre del 2008. Un uomo, che oggi ha 42 anni, era ridotto in fin di vita da “ascessi multipli cerebrali con idrocefalo ostruttivo” e già sottoposto al trapianto dei reni. La malattia si risolve senza spiegazione scientifica e in modo duraturo. La Consulta medica della Congregazione delle Cause dei Santi l’ha analizzata il 10 settembre scorso, e ha dichiarato all’unanimità l’inspiegabilità della guarigione. Anche i consultori teologi si erano pronunciati all’unanimità.

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La data della canonizzazione, 4 settembre 2016, coincide con il compleanno della Santa e anche con il Giubileo degli operatori e dei volontari della Misericordia. Il pontefice ha parlato della suora durante il suo viaggio del settembre 2014 proprio a Tirana: l’aveva incontrata nel 1994, vent’anni prima, in un Sinodo dei Vescovi. Ce lo ricorda Francesco Antonio Grana sul Fatto Quotidiano.

La religiosa era una donna che non si lasciava impressionare, “diceva sempre quello che voleva dire”, aveva confidato Bergoglio. Ricordando le circostanze dell’incontro con “l’apostola degli ultimi”, Francesco aveva detto che durante il dibattito sinodale “era seduta proprio dietro di me durante i lavori. Ho ammirato la sua forza, la decisione dei suoi interventi, senza lasciarsi impressionare dall’assemblea dei vescovi. Diceva quello che voleva dire”. E poi aveva aggiunto: “Avrei avuto paura se fosse stata la mia superiora!”.

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