«M5S fa paura perché la sua vittoria rischia di provocare la rottura dell’euro»

16/05/2017 di Redazione

Il Movimento 5 Stelle fa paura agli investitori perché potrebbe portare alla rottura dell’Eurozona. Il sollievo nella comunità finanziaria ed economica generato dalle recenti elezioni continentali sta portando molti investitori a concentrarsi di nuovo sul rischio sistemico rappresentato dall’Italia. Se nei Paesi Bassi i populisti no euro di Wilders sono usciti sconfitti, così come Marine Le Pen ha perso seccamente il ballottaggio contro Emmanuel Macron anche alla luce delle sue posizioni per l’uscita dalla moneta unica, il nostro Paese suscita maggiori timori. La paura principale è rappresentata dal M5S, che ha tra le sue proposte più note lo svolgimento di un referendum per chiedere agli italiani se rimanere oppure uscire dall’euro.

M5S euro
Screenshot da Ft.com

Come rimarca al Financial Times Mujtaba Rahman, responsabile della società di consulenza Eurasia Group,

l’Italia è il maggior rischio d’Europa. Ci sono nel Paese problemi di corruzione, problemi di natura fiscale come bancaria, una crisi dei migranti, il governo in carica non è stato eletto e il presidente del Consiglio non ha un mandato politico. L’insieme di questi fattori rappresenta per una grande crisi in Italia, per cui siamo molto preoccupati. Secondo il nostro giudizio il M5S vincerà le prossime elezioni.

Diversi esperti interrogati dal Financial Times esprimo una simile preoccupazione. Questi timori sono rafforzati dal relativo scarso supporto degli italiani per l’euro. Secondo un recente sondaggio di Eurostat solo il 53% dei nostri connazionali è a favore della permanenza nell’unione monetaria. Una percentuale sì maggioritaria ma basse in confronto ad altri Paesi dell’Eurozona. Sotto forma di anonimato un dirigente di uno dei maggiori hedge fund del mondo rimarca al quotidiano inglese come secondo il suo scenario di base un partito populista sarà al governo in Italia dopo le prossime elezioni.

La produzione industriale è completamente collassata durante l’unione monetaria, portando così a un lento marcire di un’economia storicamente grande. Gli italiani lo sanno, non sono stupidi. Uno scenario molto probabile indica una vittoria del M5S, un referendum sull’euro nei primi sei mesi del loro governo, con il risultato dell’addio dell’Italia dall’euro. Sarebbe l’inizio della fine della moneta unica. Le implicazioni per i mercati finanziari sarebbero enormi. Come si possono riprezzare una simile quantità di asset?

Tra i diversi investitori interrogati dal Financial Times altri illustrano opinioni meno pessimiste, evidenziando come il M5S non abbia chiari propositi in merito all’Euro così come gli elettori continuino, in ogni Paese, a preferire i partiti pro moneta unica. Chi ha asset rischia di perdere troppi soldi dicendo addio all’euro. I responsabili di fondi di investimento tedeschi esprimo simile preoccupazione, evidenziando come una vittoria del M5S rischia di esser molto negativa per l’euro.

Foto copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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