L’UE minaccia una procedura di infrazione contro l’Italia per la mancata registrazione dei profughi

Profughi Italia

La Commissione UE ha scritto a diversi Stati Membri chiedendo chiarimenti in vista di una possibile apertura di una procedura di infrazione. L’organismo di governo dell’Unione Europa rimprovera ad alcuni Paesi, tra cui anche l’Italia, il mancato rispetto delle norme del regolamento di Dublino che disciplina il diritto d’asilo. Il nostro governo deve spiegare perché non ha registrato oltre 60 mila migranti sbarcati all’Italia per non incorrere in un procedimento formale di violazione degli obblighi comunitari.

PROFUGHI ITALIA 2015

– Come anticipato ieri dal “Sole 24 Ore” in un articolo di Beda Romano, e confermato da diverse fonti governative, la Commissione Juncker ha inviato lettere a diversi Paesi membri dell’UE, tra cui l’Italia, in cui ha domandato chiarimenti in merito al mancato rispetto delle normative del regolamento di Dublino in materia di asilo. All’Italia è rimproverata la mancata registrazione di oltre 60 mila migranti che sono sbarcati nel nostro Paese nel 2014, ma che nelle settimane successive sono riusciti, con la possibile compiacenza delle nostre autorità, a recarsi in altri Stati UE o dell’area Schengen come la Svizzera. Il regolamento di Dublino obbliga ogni Paese dell’Unione Europea di primo ingresso, ovvero lo Stato in cui arrivano i migranti, a registrare le generalità dei richiedenti asilo, e di gestirne le pratiche. Nessuna di questa persone può chiedere l’asilo in un altro Paese UE, al di là di alcune eccezioni previste dal regolamento stesso.

Come scritto dal Sole 24 Ore,

la Commissione ha ricordato a Roma che le regole comunitarie prevedono l’identificazione dell’immigrato clandestino attraverso la raccolta delle impronte digitali, poi trasmesse a una banca dati europea. Bruxelles ha notato che nei primi sette mesi dell’anno, circa 92mila persone hanno attraversato illegalmente le frontiere esterne dell’Unione controllate dall’Italia. Di queste, solo 29.881 sono state identificate.

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EMERGENZA PROFUGHI IN ITALIA

– Il numero di oltre 92 mila persone indicato dalla Commissione è probabilmente in difetto, visto che da ormai molto tempo diversi Paesi confinanti con l’Italia, come Germania, Francia e Svizzera, lamentano come le nostre autorità non registrino i profughi e li lascino viaggiare negli altri Paesi, in contrasto con le regole comunitarie. Il chiarimento sul punto è necessario anche per adottare la redistribuzione dei richiedenti asilo. La Commissione ha indicato come oltre 30 mila profughi attualmente in Italia e Grecia saranno accolti dagli altri Paesi UE, su base volontaria e non obbligatoria come previsto inizialmente, e questo è possibile solo se queste persone verranno registrate in modo corretto. L’Italia non è l’unico Stato Membro a cui l’organismo di governo dell’UE ha ammonito al rispetto del regolamento di Dublino. Secondo Der Spiegel tra questi Paesi ci sarebbe anche l’Ungheria. Il governo Orban è stato finora il più duro nella gestione dell’emergenza profughi, decidendo perfino di costruire una barriera di protezione per fermare il flusso dei migranti. Un’altra capitale che ha ricevuto molto probabilmente la lettera di Commissione è l’Austria, che ha deciso di non attivare più nuovi procedimenti d’asilo fino al cambiamento delle regole comunitarie.

Photocredit: ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

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