Luciano Onder e la figuraccia sulle donne incinte che devono liberarsi di cani e gatti

L’intervento televisivo di Luciano Onder di martedì scorso, nel corso della trasmissione I Fatti Vostri, ha fatto sobbalzare i veterinari sintonizzati su Raidue. Il vicedirettore della seconda rete Rai, infatti, avrebbe commesso errori parlando del rischio di toxoplasmosi, malattia infettiva trasmessa da mammiferi e uccelli. Nel suo intervento Onder ha consigliato le donne in gravidanza di liberarsi di cani e gatti presenti in casa. In realtà spiegano, i veterinari, i cani non c’entrano nulla e per i cani bastano poche precauzioni.

 

luciano onder fatti vostri gatti cani gravidanza 1

 

I VETERINARI SMENTISCONO – Del caso parla oggi il medico Oscar Grazioli dalle colonne del Giornale:

Luciano Onder è vivo e vegeto. È solo caduto dal piedistallo dove metto i miei miti, quando ieri l’altro, durante la trasmissione I fatti vostri, il vicedirettore di Rai2 si è avventurato a parlare di toxoplasmosi, una malattia molto discussa nei tempi antichi per la sua possibile interferenza con la gravidanza. Essa trova il suo naturale serbatoio nel gatto, magari in quello nero, messo al rogo da Torquemada quale «spirito» di Satana, assieme a eretici e streghe. Fatto sta che, durante la trasmissione il nostro storico (Onder è laureato in Storia Moderna) si trova davanti una ragazza che i parenti serpenti hanno messo in guardia perché possiede un gatto e un cane e intenderebbe anche possedere presto un bebè. «Che fare Dr.Onder per evitare questa toxoplasmosi che mi dicono pericolosa per il bambino e trasmessa da cani e gatti?». Il Nostro non ci pensa un secondo. «Se, fatto l’esame del sangue, lei dovesse risultare negativa, ovvero priva di anticorpi, dovrebbe preoccuparsi, come giustamente le hanno indicato e la cosa migliore sarebbe mettere in pensione il cane e il gatto, magari dalla sorella, dalla zia, o meglio dalla nonna (forse perché difficilmente potrebbe restare gravida, ndr) per un periodo di 10-15 mesi almeno».

Dunque, la posizione dei medici:

Oggi anche gli studenti di veterinaria del secondo anno, sanno che il cane non c’azzecca niente con la toxoplasmosi e che, per quanto riguarda il gatto di casa alimentato con cibi commerciali, basta usare guanti a perdere, cambiare la sabbietta tutti i giorni, perché il parassita nonpossa «sporulare» e diventare infettante, riducendo il rischio praticamente a zero. Quanto a eventuali altremalattie trasmissibili da cani, gatti, conigli nani e compagnia bella alle donne in gravidanza, non saprei proprio cosa inventarmi, perché non ce ne sono, a meno di non andare alla ricerca di esotiche rarità. Più che opportuno invece il consiglio di evitare le carni crude o poco cotte come le verdure non accuratamente lavate e rilavate.

 

LA REPLICA DI ONDER – Interpellata poi dal Fatto Quotidiano, l’Anmvi, l’Associazione nazionale medici veterinari italiani, commentando l’intervento di Onder ha parlato di «disinformazione scientifica e incoraggiamento all’abbandono degli animali». Poi è arrivata la replica del vicedirettore:

Se una donna che progetta una gravidanza fa le analisi e scopre di non aver mai avuto la toxoplasmosi, deve prendere le sue precauzioni. Oltre a non mangiare carne cruda e lavare bene frutta e verdura, deve stare estremamente attenta a cani e gatti: sono veicoli, come gli altri mammiferi, basta prendere un qualsiasi libro di ginecologia per saperlo. Avete mai visto un bambino colpito da toxoplasmosi? Non ha il cervello, è sordo, cieco, non parla. Anch’io ho un cane bellissimo. Ma la vita di un solo bambino vale più di ogni altra cosa.

IL VIDEO – Ecco il video dell’intervento di Onder del 19 novembre ai Fatti Vostri.

 

 

L’utente che ha provveduto alla pubblicazione su Youtube delle immagini della trasmissione di Raidue parla di «vergognoso intervento che di fatto incentiva l’abbandono degli animali» e racconta di aver inviato una lettera di protesta alla redazione della trasmissione televisiva in cui si spiega che:

È assolutamente falso che la toxoplasmosi si possa contrarre per semplice ‘convivenza’ con l’animale domestico. Il rischio, peraltro bassissimo nel caso di animali che vivono in casa, nasce dal contatto diretto con le feci, per evitare il quale basta usare dei guanti e le normali precauzioni igieniche del caso.

(Credit immagini: I Fatti Vostri / Raidue)

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