Lucia Annibali: «Avrò sempre delle cicatrici, ma le amo: rappresentano ciò che sono oggi»

11/05/2016 di Redazione

Intervistata da Repubblica, Lucia Annibali commenta la sentenza della Cassazione che ieri ha confermato la condanna a vent’anni per Luca Varani, suo ex fidanzato e mandante dell’attacco con l’acido ai danni dell’avvocatessa di Urbino che tre anni fa si è ritrovata con il volto irrimediabilmente sfregiato.

LUCIA ANNIBALI: «DOPO L’ACIDO SARÒ UNA DONNA NORMALE»

Rispondendo alle domande di Maria Novella De Luca, Lucia racconta quello che sarà il suo futuro:

«Si è chiusa solo la prima parte di questa storia, adesso c’è tutto il resto. Ci saranno ancora ospedali, ma sopratutto devo cercare di riprendere la mia vita normale. […] Sono una donna adulta, ho una professione, ma in questi anni ho potuto soltanto pensare a curarmi e a difendermi. […] Sono cresciuta attraverso quello che mi è accaduto, ho avuto tanta umanità intorno. Forse proprio perché non mi sono nascosta, ho mostrato il mio volto, le mie cicatrici».

[…]
Lei è bella. E ha più volte detto che si vede bella. Anzi nuova.
«È così. Lo so, avrò sempre delle cicatrici, ma fanno parte della nuova Lucia. E comunque amo questo mio volto. Rappresenta ciò che sono oggi».

LUCIA ANNIBALI: «HO VOGLIA DI RICOMINCIARE»

Lucia Annibali aveva 35 anni quando, nell’aprile del 2013 fu aggredita sotto casa sua da due sicari che le gettarono dell’acido sul viso. Il mandante era Luca Varani, suo ex fidanzato, che non aveva mai accettato la fine della loro relazione e che qualche tempo prima dell’aggressione con l’acido aveva manomesso le manopole del gas della casa dell’avvocatessa. Oggi Lucia dice:

Ha mai più sentito Luca Varani? Le ha scritto per chiedere perdono?
«No, mai. Lui voleva che morissi, ma non c’è riuscito. Mi ha fatto tutto il male possibile, ma io ho vinto. Sono qui, viva, forte, sorrido, sono circondata da un affetto enorme. E ho voglia di ricominciare».

LUCIA ANNIBALI, LA DEDICA DELLA SENTENZA

Giunta al termine della sua vicenda giudiziaria, Lucia Annibali ha un pensiero per Stefano Savi e Pietro Barbini, anche loro vittime dell’acido per mano di Martina Levato e Alexander Boettcher:

Dedico la mia vittoria a Pietro Barbini e Stefano Savi, i ragazzi di Milano ustionati come me. La mia oggi è una storia di speranza e di tenacia, vorrei che servisse per chi sta ancora soffrendo e combattendo.

(Photocredit copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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