Luca Varani: Marco Prato e la lettera del suicidio “Voleva diventare donna”

Luca Varani, spunta una lettera di Marco Prato, lunga 7 pagine, in cui spiega perché abbia tentato il suicidio ingerendo un’intera boccetta di Minias, un ansiolitico comprato qualche giorno prima dal suo complice nell’omicidio di Luca Varani, Manuel Foffo.

 

LUCA VARANI: LA LETTERA DI MARCO PRATO “SCRITTA DI GETTO SU COME LA VITA SIA DIFFICILE”

 

Il tentato suicidio dell’uomo accusato di aver ucciso Luca Varani è stato raccontato dal Messaggero. Il quotidiano romano spiega che la lettera scritta di getto rappresenta “un lungo sfogo su come la sua vita sia difficile, qualcosa che passa per il desiderio sempre nutrito di operarsi e diventare donna. Ma la mamma non vuole, la famiglia si oppone, e lui reagisce impazzendo. Così prova a spiegare alle persone più care le ragioni di un gesto forte, ma trascura nei suoi messaggi di fare anche un minimo accenno al delitto. A quell’omicidio, premeditato ed efferato, che è costato la vita a un ragazzo di 23 anni. Non una parola, non un pentimento. La rimozione totale di qualcosa che, forse, per lui non è contato nulla”.

LUCA VARANI: MARCO PRATO HA INVIATO UN MESSAGGIO ANCHE AL FRATELLO DI MANUEL FOFFO?

 

L’omicidio di Luca Varani si sta arricchendo ogni ora che passa di dettagli sempre più particolari. Uno dei 23 messaggi identici mandati da Manuel Foffo e Marco Prato attraverso i loro cellulari prima che rispondesse Luca Varani è stato inviato anche al fratello di Manuel, Roberto. Il messaggio è stato inviato da Marco Prato: “Vieni, c’è anche un trans”. Manuel Foffo ha anche raccontato agli inquirenti di come Marco Prato lo tenesse sotto ricatto:

“Marc è gay. Io sono eterosessuale. Questa è la seconda volta che incontravo Marc. Lui ha un interesse per me, cosa che mi ha manifestato”

Tra i due c’è stato anche del sesso orale durante una festa ed erano drogati: “La cosa mi ha dato fastidio e non volevo sentirlo più”. Marco Prato avrebbe però girato un video e con questo avrebbe tenuto sotto scatto Manuel Foffo.

LUCA VARANI: MARCO PRATO UN MESE FA HA AGGREDITO UN UOMO DI 30 ANNI IN CASA SUA

 

La morte di Luca Varani appare ancora più assurda e inspiegabile se si considera che Marco Prato, come scoperto dagli inquirenti, n mese fa si era rinchiuso nel suo appartamento di piazza Bologna con un amico trentenne poi picchiato a sangue. Il giovane venne salvato dalla madre che si rivolse ai Carabinieri in quanto allarmata per la sparizione del figlio. I due vennero trovati in preda agli effetti della droga. Il trentenne, colpito con ripetuti calci e pugni, denunciò Marco Prato per lesioni personali ma la denuncia venne ritirata.

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