L’ex ministro Lorenzo Fontana «presume» che nel nuovo Esecutivo ci siano «diversi omosessuali»

08/09/2019 di Enzo Boldi

Dichiarazioni che, oltre a lasciare il tempo che trovano, non aggiungono proprio nulla ma mostrano un timore intimo da parte di alcuni rappresentati della Lega nei confronti del mondo LGBT e dei loro diritti. A parlare di questi temi, ancora una volta con parole che faranno discutere, è Lorenzo Fontana. L’ex ministro per la Famiglia (prima) e per gli Affari Europei (poi), ha parlato di un Esecutivo – quello tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico che si è appena instaurato a Palazzo Chigi – in cui presume ci sia una folta rappresentanza omosessuale. Poi si fa riferimento all’immancabile concetto di ‘lobby gay’ europea che starebbe esultando per l’esclusione della Lega da questo nuovo governo.

«Penso che gli omosessuali siano rappresentati anche all’interno di questo governo – ha detto Lorenzo Fontana nel suo colloquio con Klaus Davi per il programma Klaus Conditio -. E, anche se non conosco le storie di ognuno di loro, presumo ce ne siano diversi». Non conosco, non so, ma parlo. Così, tanto per gettare l’amo nelle menti delle persone che ancora nel 2019 parlano di scandalo quando si trovano davanti a personaggi dai gusti e dall’orientamento sessuale diverso dal loro. Fatto sta che il leghista, uno dei principali sostenitori del Family Day, non parla solamente della situazione italiana, ma vede anche complotti sovranazionali.

Lorenzo Fontana e la lobby gay europea

E ne parla strizzando l’occhio a una sorta di complotto ordito anche da una presunta lobby gay europea che ha ordito trame contro la Lega per arrivare a questa situazione: «Sono persone di sinistra con una visione diversa dalla mia – ha proseguito Lorenzo Fontana -. A livello europeo esiste una lobby molto organizzata sui propri interessi e sui propri diritti. Ma anche in Italia tutti quelli che mi hanno osteggiato sono contenti, perché questo è un governo molto di sinistra».

I molti amici gay

Ergo, questo nuovo Esecutivo dove presume ci siano «diversi omosessuali», porterà avanti leggi e provvedimenti completamente differenti dalla linea tenuta da lui e dal suo ministero – anche con il cambio della guardia con Alessandra Locatelli – sui diritti delle coppie gay e della comunità LGBT. Però Lorenzo Fontana allontana da lui l’etichetta di omofobo, spiegando che non è solito giudicare una persona dal proprio orientamento sessuale e di avere molti amici gay.

(foto di copertina: ANSA/FABRIZIO ZANI)

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