Sanità: la Lorenzin sugli esami a pagamento: «Serve per abbattere le liste d’attesa»

«Il tema dell’appropriatezza va affrontato e va affrontato insieme ai medici. La lista di attesa è una ingiustizia e deriva da due fattori: il primo è l’incapacità organizzativa, il secondo è il budget». Lo ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso della puntata di “Porta a Porta”, su Rai1. «Non è che 208 prestazioni non vengono più prescritte – chiarisce Lorenzin – ma si pone un tema di appropriatezza. Una prestazione inappropriata è una prestazione che non doveva essere prescritta a quel paziente. Sceglie il medico, decide lui». Sui numeri, afferma il ministro sono «222mila le risonanze magnetiche inappropriate su 1,6mln». Sulle sanzioni, ha precisato: «Possiamo trovare una strada condivisa ma non possiamo tornare indietro».

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APPROPRIATEZZA CONTRO LISTE D’ATTESA LUNGHE

– «Nessun taglio, non si negano accertamenti diagnostici. Il medico è e resta sovrano delle scelte», ha ribadito il ministro. «I 208 percorsi aiuteranno il lavoro del medico. C’è da recuperare il rapporto medico -paziente – ha detto il ministro – e dobbiamo combattere la medicina difensiva: se non affrontiamo questi problemi alla radice ci troveremo prima o poi con liste d’attesa insostenibili. La lista d’attesa è un’ingiustizia. Deriva da incapacità organizzativa ma anche da problemi di budget. Ecco perché dobbiamo riuscire a trovare le risorse per ovviare a questi disservizi».

(credits copertina Ansa)

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