L’Ordine dei Veterinari di Padova contro gli animalisti violenti

L’Ordine dei Medici Veterinari di Padova interviene con un comunicato nella vicenda dei vandalismi contro un’associata messa ingiustamente alla gogna sui social network.

veterinaria gatto malato
Facebook/Fronte Animalista

UNA BRUTTA STORIA DI FANATISMO –

La cosa è cominciata con il racconto di una storia sulla pagina Facebook del «Fronte Animalista», i cui membri hanno pubblicato le foto della vetrina dello studio veterinario imbrattata da scritte che danno della «assassina» alla dottoressa. Il tutto perché la sua titolare avrebbe negato le cure a un gattino randagio. La dottoressa in questione ha spiegato invece di essersi adoperata gratuitamente per l’animale, come le accade spesso, che poi in un secondo momento sarebbe stato abbandonato davanti alla porta del suo ambulatorio chiuso. Inutile, la sentenza era già state emessa in caps lock:

NON ESISTONO SCUSE, IL GATTO E’ MORTO!

PER NEGLIGENZA DI CHI L’HA PORTATO, CHE AVREBBE DOVUTO ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITÀ E NON DELEGARE SEMPRE AD ALTRI. PER NEGLIGENZA DELLA VETERINARIA CHE SE LO AVESSE PRESO LA SERA STESSA MAGARI NON SAREBBE MORTO, IL GIORNO DOPO ERA TROPPO TARDI DAL MOMENTO CHE AVEVA MENO DI UN MESE E CON CONGIUNTIVITE! HA TEMPOREGGIATO ASPETTANDO CHE QUALCUNO SI FACESSE AVANTI PER PAGARE LE SPESE…VERGOGNA A LEI E A TUTTI GLI ALTRI VETERINARI CHE LA DIFENDONO!

I VANDALI SUBITO IN AZIONE –

Da qui i vandalismi contro lo studio veterinario, reazione stupida quanto tipica di un certo animalismo, quello che in nome della protezione dei gattini non esita a chiedere sui social network di punire, se non d’uccidere, gli umani che fanno del male agli animali. Un fenomeno sempre più visibile che ha fatto emergere il neologismo «animalari» per indicare gli animalisti folli che, animati da fanatismo e ignoranza, aggrediscono con violenza capri espiatori scelti con così tanto criterio e compiono ardite imprese a difesa degli animali minacciati dalla crudeltà umana.

fronte animalista
No joke, una delle azioni pubblicizzate sulla pagina del Fronte Animalista

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L’ORDINE CONTRO GLI ANIMALARI –

Un fenomeno stigmatizzato nel comunicato dell’Ordine, firmato dal presidente Lamberto Barzon:

«In merito all’accaduto l’Ordine dei Medici Veterinari di Padova esprime la propria solidarietà alla Collega e desidera condividere alcune considerazioni generali. Nella notte tra il 17 e il 18 maggio, una giovane Medico Veterinario è stata vittima di un grave attacco vandalico a carico della propria struttura. Il livello di civiltà e di sensibilità verso gli animali non dovrebbe mai manifestarsi con azioni violente ed insulti, annullando in tal modo un approccio di rispetto e compassione sul quale si fonda il movimento animalista, o quanto meno della sua parte intelligente. Chiunque utilizzi la violenza verbale e materiale dimostra senza dubbio di non avere strumenti adeguati per sostenere le proprie opinioni, mascherandosi dietro il vandalismo e l’attacco sui Social network. Questo atteggiamento, sempre più diffuso anche perché molto comodo, oltre ad essere illegale e vigliacco, penalizza tutti coloro che hanno realmente rispetto ed attenzioni verso gli esseri di ogni specie. Al di là delle auspicabili conseguenze della denuncia presentata dalla Collega e la costituzione di parte civile ad opera del nostro Ordine in caso di rinvio a giudizio dei responsabili di tali comportamenti. Spiace constatare, ancora una volta, il basso livello intellettuale e l’incapacità non tanto di giudicare, quanto di analizzare con razionalità i fatti accaduti, diffondendo sentimenti di rabbia che trovano purtroppo ascolto tra quanti rifiutano il confronto e le regole del vivere civile».

Infine la nota conclude: «La conoscenza delle legittime e possibili azioni, avrebbe saputo indirizzare – come previsto dalle norme a tutela di pazienti ed utenti – una eventuale segnalazione sull’operato della professionista all’Ordine, che avrebbe valutato con la dovuta attenzione eventuali comportamenti deontologicamente scorretti. Desideriamo informare che tale segnalazione, ad oggi, non è mai pervenuta».

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