L’ISIS dilaga in Libia

Gli uomini del califfato controllano ormai un centinaio di chilometri della costa libica e trovano scarsa resistenza, la Lega Araba medita un intervento.

Le località sotto il controllo dell'ISIS
Le località sotto il controllo dell’ISIS

OGGI LA CONQUISTA DI HARAWA –

L’ISIS si è impadronita della cittadina di Harawah e ora controlla interamente il tratto di costa libica che va da Sirte a Nawfliya, una striscia di territorio lunga un centinaio di chilometri e parallelo alla costa. Harawah si è arresa ai miliziani dopo che la ritirata delle milizie di Misurata aveva lasciato ai soli abitanti il compito di fermare l’ISIS. La bandiera nera del califfato si è così radicata ed estesa oltre al controlli di alcuni quartieri di Bengasi e dell’enclave di Derna, la capitale della nuova provincia.

hawara

IL CALIFFATO IN LIBIA –

Gli uomini del califfo ora allarmano tutte le fazioni libiche, che si rinfacciano tradimenti e inazioni da Tobuk a Tripoli, senza tuttavia giungere a quella sintesi che li metterebbe in grado di fronteggiare la minaccia. E che sia una minaccia lo han già fatto capire certi proclami,  come la promessa di distruggere l’università di Tripoli e il locale centro medico perché «nidi di depravazione». A peggiorare le cose ci si mette la situazione della Banca Centrale, l’unica istituzione apparentemente funzionante nel paese e quella che continua a pagare gli stipendi agli uomini di tutte le fazioni e che ora sembra sia a corto di fondi. Il suo collasso getterebbe davvero nel caos il paese, che finora ha tirato avanti tra una scaramuccia armata e l’altra nonostante la presenza di due governi che non governano.

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LE REAZIONI ALL’AVANZATA DELL’ISIS –

Il gran mufti Ghariani, la principale autorità religiosa della Tripolitania, ha lanciato una fatwa contro lo Stato islamico che ha «credenze deviate», e dalla Libia è tutto, così come dall’Europa non sembrano cogliersi segni di reazioni all’avanzata dell’ISIS. Ci pensa invece il nostro uomo al Cairo, il generale al Sisi ha infatti convocato la Lega Araba e chiesto un piano d’intervento per stroncare gli uomini del califfato in Libia, una paese che condivide una lunga frontiera con l’Egitto e che non può e deve cadere nelle mani dell’ISIS.

Gli egiziani hanno appena convocato un altro vertice dei comandanti militari della Lega araba, sollecitando la creazione di una forza di intervento comune: una task force che pare confezionata su misura per cercare di contenere la situazione libica.

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