Il silenzio dei media sul delitto razzista e islamofobo di Portland

Portland ha vissuto un’orribile tragedia generata dal razzismo e molto probabilmente dal una sua variante, l’islamofobia. Il delitto commesso da Jeremy Joseph Christian è costato la vita a due persone, e assomiglia molto ad alcuni degli attentati terroristici che hanno generato un’enorme attenzione sulla nostra stampa nazionale, anche quando non ci sono state vittime. Su un convoglio della metropolitana di Portland Christian ha ucciso due uomini perché hanno difeso due ragazze musulmane: una di loro indossava anche il tradizionale velo islamico, lo hijab. L’assassino ha inveito ripetutamente contro queste due giovani, urlando insulti razzisti in modo così volgare e violento da suscitare panico sul convoglio. Diverse persone si sono alzate per difendere le ragazze e chiedere a Jeremey Christian di non gridare più i suoi insulti, ma l’uomo ha reagito accoltellandoli. Due persone sono morte, il 5enne Rick Best, 53, un impiegato comunale, e il giovane Taliesin Myrddin Namkai Meche. Un altro ventenne è stato accoltellato, ma non rischia la vita. Christian è stato immediatamente fermato dopo il doppio omicidio, e ora la polizia sta indagando per capire se abbia agito da solo, in preda ai suoi istinti razzisti, oppure se faccia parte di qualche organizzazione terroristica. L’omicida appare ideologicamente prossimo ai suprematisti bianchi, un movimento razzista che postula come le etnie caucasiche debbano dominare le società, espellendo chi appartiene ad altri gruppi etnici, oppure discriminandoli, come avveniva nel Sudafrica razzista.

IL DELITTO RAZZISTA DI PORTLAND COMMESSO DA JEREMY CHRISTIAN

Jeremy Christian ha partecipato più volte a marce dell’estrema destra, e sul suo profilo Facebook inveiva regolarmente contro le altre etnie, invocando la creazione di uno Stato americano solo per bianchi. Il delitto di Portland appare chiaramente motivato dal razzismo, e potrebbe anche essere un atto terroristico. Per i media italiani questa notizia però non esiste, o quasi. I principali quotidiani del nostro Paese non ne hanno parlato, con alcune lodevoli eccezioni, nonostante delitti relativamente minori, come le aggressioni su un paio di treni in Germania con il ferimento di alcune persone, abbiano attratto molta più attenzione mediatica. Una mancanza di attenzione che interroga sulle cause di questa scelta, vista l’enormità dell’orrore commesso. Foto copertina: Doug Brown/Portland Mercury via ZUMA Wire

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